1 maggio 2024
Aggiornato 23:30
Foodora

Foodora-rider, è strappo totale: «Proposta inaccettabile, la protesta continua»

L’azienda ha alzato i compensi e inserito una convenzione per la manutenzione dei mezzi, ma i fattorini hanno deciso di rilanciare lo stato d’agitazione

TORINO - Foodora-rider, accordo non raggiunto. Anzi. Dopo le proteste e gli incontri d’inizio settimana, a mezzanotte l’azienda ha formulato una nuova proposta contrattuale ai rider in agitazione. L'offerta, un aumento di compenso da 2,70 euro netti (3 lordi) a consegna a 3,70 netti (4 lordi), è stata definita dai fattorini «inaccettabile, offensiva e irrispettosa».

I rider rifiutano la proposta di Foodora: i dettagli
Lo strappo, di fatto, sancisce un rilancio dello stato d’agitazione rimasto sopito negli scorsi giorni. Pensare che per risolvere la questione, i capi «milanesi» erano stati raggiunti da un responsabile di Berlino dell’azienda. Tutto vano. I rider continuano a chiedere come condizione imprescindibile l’abolizione del contratto Co.co.co e del cottimo, mentre Foodora dal canto suo ha promesso anche l’introduzione della convenzione per la manutenzione delle biciclette e la riorganizzazione delle modalità di comunicazione interna per la gestione dei problemi operativi. Non abbastanza per convince i fattorini a ritirare la protesta. Nel comunicato girato dall’azienda tramite newsletter inoltre, non vi è menzione delle due persone punite nelle scorse settimane per aver espresso dubbi e criticato le modalità di pagamento imposte.

Lavoro per "arrotondare" o primo impiego? Il quesito divide
La questione, ripresa dai media, dall’assessore del Comune alle Pari Opportunità e dal Ministro al Lavoro, ha assunto dimensioni ideologiche tra chi critica la deriva della sharing economy e chi invece considera il mestiere di fattorino un lavoro per arrotondare, non di certo l’impiego su cui fondare la propria vita professionale. I rider sono già riuniti per una protesta in via Carlo Allioni 3, nei pressi di piazza Statuto. Lo stato d’agitazione, nato dopo le modifiche contrattuali (da 5 euro netti fissi all’ora a 2,70 euro netti a consegna), rischia di inasprirsi ulteriormente e il weekend in arrivo non aiuta di certo.