3 maggio 2024
Aggiornato 06:30
Giunta regionale

Assegni di studio: 56mila le domande ammesse, ma i soldi non ci sono per tutti

I soldi a disposizione sono nettamente diminuiti rispetto a qualche tempo fa. Oggi i fondi sono appena di 12,8 milioni di euro che permettono sì di essere utili a molte famiglie, ma non a quante rientrano nel bando

TORINO - Le domande per ricevere gli assegni di studio regionali sono sempre più in aumento a fronte di finanziamenti più esigui. E’ questa la dura realtà. All’assessorato all’Istruzione quest’anno sono arrivate 56.879 domande, di cui 42.536 per il contributo regionale scolastico e 14.343 per quello statale per i libri di testo, domande relative agli anni scolastici 2014/15 e 2015/16. C’è però un punto su cui si dibatte in Consiglio regionale ed è quello relativo alle modalità scelte dalla Giunta Chiamparino e dall’assessore Gianna Pentenero: per le famiglie che hanno presentano la domanda per entrambi gli anni scolastici, l’assegno di studio viene determinato sommando al contributo di importo maggiore riferito a una delle due annualità, il 60% del contributo di importo minore riferito all’altra annualità. Non era comunque possibile richiedere per lo stesso studente/figlio e per il medesimo anno scolastico sia l’assegno di studio per iscrizione e frequenza sia l’assegno di studio per libri di testo, attività integrative previste dai piani dell’offerta formativa, trasporti ma soltanto per una delle due diverse tipologie di assegno.

Ci sono meno fondi su cui fare affidamento
I soldi a disposizione sono nettamente diminuiti rispetto a qualche tempo fa. Oggi i fondi sono appena di 12,8 milioni di euro che permettono sì di essere utili a molte famiglie, ma non a quante rientrano nel bando scaduto lo scorso 10 giugno: delle quasi 57mila domande presentate ci sono molti nuclei familiari che hanno un reddito Isee non superiore a 26mila euro che non riceveranno nulla (o quasi) a favore di chi rientra nella fascia inferiore ai 10mila euro, cioè la più bassa. La graduatoria delle domande ammesse a finanziamento per ricevere gli assegni di studio regionali sarà pronta entro il prossimo autunno. Ci vorrà infatti qualche mese prima che gli uffici dell’assessorato all’Istruzione possano terminare l’attività istruttoria, da quest’anno non più di competenza dei Comuni ma direttamente della Regione, che nel frattempo - fanno sapere dalla Regione - ha provveduto a saldare tutti i pagamenti arretrati relativi ai precedenti bandi.

L’assessore Pentenero: «In Commissione le nuove modalità»
«Credo», ha rilevato l'assessore all'Istruzione Gianna Pentenero, «sia giusto sottolineare, dopo i ritardi degli anni passati, l’impegno che questa Giunta si sta assumendo nel raggiungere l’allineamento tra l’emissione di un bando e l’erogazione delle risorse. Si discuterà ora, in sede di VI Commissione, sulle eventuali nuove modalità e relative tempistiche con cui poter sostenere in futuro le famiglie nelle spese che dovranno affrontare per beni e servizi legati alle attività scolastiche».