18 aprile 2024
Aggiornato 19:00
Problema inquinamento

«La qualità dell’aria a Torino è buona, per il 2014 e nel 2015 parlano i dati»

L’assessore all’Ambiente del Comune, Enzo Lavolta, non ha alcun dubbio sul fatto che non esista un problema sulla qualità dell’aria a Torino. «Negli ultimi anni sono diminuiti gli sforamenti di PM10»

http://rrr.sz.xlcdn.com/?account=diariodelweb&file=torino%2F20160107_torino_lavolta_inquinamento_2.mp4.mp4&type=streaming&service=wowza&output=smil

TORINO - Nei primi giorni del 2016 la qualità dell’aria a Torino non ha destato problemi, i valori del PM10 si è attestato al di sotto dei limiti imposti dalla legge proseguendo sostanzialmente il trend dei dodici mesi precedenti. Questo è quello che emerge dalle prime rilevazioni del nuovo anno effettuate a Lingotto e a Rebaudengo, dove la media di polveri sottili nell’aria registrata è stata di 39 microgrammi per metro cubo, un dato che non crea allarmismi e che, anzi, rientra nei parametri di legge.

«Parlare di emergenza inquinamento a Torino è esagerato»
L’assessore all’Ambiente del Comune di Torino, Enzo Lavolta, su questo non ha dubbi. Non esiste alcun problema inquinamento in città e non c’è stato nemmeno nel 2015 quando, dati alla mano, i superamenti dei limiti imposti dalla legge sono stati 81 con una media di 38,5 microgrammi per metro cubo. «Negli ultimi anni la qualità è sempre migliorata - ha asserito l’assessore -. Nel 2011 gli sforamenti erano stati 125. La diminuzione c’è stata anche nei valori medi del 20%». Merito, secondo Lavolta, soprattutto dei provvedimenti presi dall’amministrazione negli ultimi anni che hanno permesso, tra le altre cose, di evitare i blocchi del traffico imposti invece in altre città. «Nel 2014 e nel 2015 il valore medio di PM10 per la prima volta negli ultimi anni ha rispettato la normativa - sottolinea l’assessore all’Ambiente -. Parlare di emergenza inquinamento è davvero esagerato. Cosa avrebbero dovuto dire i torinesi cinque o dieci anni fa?».

I provvedimenti antinquinamento del Comune di Torino
Sul miglioramento della qualità dell’aria registrata negli ultimi anni lo zampino, secondo Lavolta, ce lo ha messo l’amministrazione comunale con provvedimenti che si sono succeduti negli ultimi cinque anni e che sono diventati pian piano una quotidianità. Un esempio è quello di aver disincentivato il più possibile l’uso dell’auto, cercando di far scegliere ai torinesi mezzi alternativi. E così negli ultimi anni sono nati diversi servizi di sharing (bici, auto e a breve scooter), sono state fatte giornate a biglietto unico per utilizzare i mezzi pubblici e potenziate le piste ciclabili. Certo, la città non è fatta solo da ciclisti o da chi può attendere a volte invano il pullman, ma di cambiamenti sensibili da questo punto di vista ce ne sono stati. Non solo. «Siamo la città più teleriscaldata d’Italia - evidenza ancora l’assessore -, questo ci ha permesso di eliminate migliaia di caldaie che avrebbero aumentato l’inquinamento. Così come non è da sottovalutare il rinnovamento dell’illuminazione pubblica».

La provocazione in Sala Rossa
Il tema dell’inquinamento, tanto discusso dai telegiornali, non ha trovato un gran pubblico in Commissione consiliare dove questa mattina se ne è parlato. Pochi consiglieri comunali hanno preso parte alla discussione sul tema con evidente imbarazzo dei presenti. «E’ palese che l’inquinamento a Torino non è un problema - ha detto ironicamente il consigliere Silvio Viale - basta vedere quanto se ne sta interessando la politica comunale». Sempre il consigliere del Pd ha poi lanciato una provocazione: «Tutti parlano delle auto. Ma se invece eliminassimo le sigarette?»