28 agosto 2025
Aggiornato 18:00
Sanità

Miracolo all'ospedale Mauriziano, madre e figlio salvati da morte certa durante il parto

Il piccolo, che pesa oltre 3 chili, sta bene e non ha riportato conseguenze. Prognosi ancora riservata, invece, per la madre: i medici devono attendere ancora 48 ore per sapere se l'emorragia cerebrale ha causato conseguenze neurologiche

TORINO - Un vero e proprio miracolo quello che i medici dell’équipe medica del Mauriziano hanno compiuto sabato sera quando hanno salvato madre e figlio da morte quasi certa. L’emorragia cerebrale subita dalla donna, una torinese di 27 anni, avrebbe senza dubbio portato lei e il bambino a perdere la vita.

La corsa in ospedale
La madre ha cominciato ad avvertire segni di malessere a Capodanno quando è stata colpita da mal di testa e capogiri. Corsa, insieme al marito, all’ospedale Mauriziano è stata immediatamente ricoverata. Le analisi del sangue effettuate nell’immediatezza hanno registrato i primi segni di preeclampsia, la gestosi e il personale medico ha quindi deciso di indurre il parto con gel prostaglandinico nella mattinata di sabato. Alle prime spinte è successo l’imprevedibile: la donna è svenuta in sala parto davanti agli occhi del marito e dell’ostetrica. Sono stati il ginecologo, l’anestesista e il neurologo a capire velocemente ciò che stava accadendo: la madre era stata colpita da emorragia cerebrale.

Il parto d’urgenza
Prima che la situazione posse precipitare il ginecologo ha fatto nascere il bimbo praticando il taglio del perineo e la madre è stata trasportata immediatamente al Cto di Torino. Fortunatamente il bimbo, che pesa oltre 3 chili, non ha riportato conseguenze e sta bene. Ancora riservata, invece, la prognosi della madre: dovranno trascorrere, infatti, 48 ore per sapere se l’ematoma nel cervello si è riassorbito e lascerà conseguenze neurologiche.

La storia di Angela
Un vero e proprio miracolo perché sarebbero bastati pochi minuti di ritardo per trasformare il parto in tragedia. Tragedia che, invece, si è verificata nel caso di Angela Nesta e della sua piccola Elisa, decedute nella sala parto del Sant’Anna nella notte tra il 26 e il 27 dicembre scorso. Anche qui una «complicanza rarissima e imprevedibile» che non ha lasciato scampo alle povere vittime.