2 maggio 2024
Aggiornato 11:30
Occupazione

Da gennaio 2014 in Canavese 30.919 avviamenti al lavoro

I dati dei Centri per L'impiego locali: crescono i contratti a tempo indeterminato e le trasformazioni. Favoriti per l'assunzione i profili medium-skill

IVREA – Il Pil recupera, la domanda di lavoro riparte. Questa, in estrema sintesi, la situazione del mercato occupazionale secondo l'Agenzia Piemonte Lavoro, che ha presentato oggi – 15 luglio – i dati relativi ai Centri per l’Impiego di Chivasso, Ciriè, Cuorgné e Ivrea riferiti al periodo da gennaio 2014 a maggio di quest’anno. Dello stesso avviso il Centro Studi di Confindustria, che vede nel secondo semestre del 2015 un periodo di consolidamento di un trend positivo destinato a rafforzarsi nel 2016, pur considerando ancora lontano un riassorbimento occupazionale pre-crisi.

Dati nazionali e dati locali
Posto che non è ancora possibile valutare in pieno gli effetti dell’introduzione degli sgravi contributivi per le assunzioni e del Jobs Act, a livello nazionale nei primi quattro mesi del 2015 si legge, secondo i dati INPS, un aumento delle nuove assunzioni a tempo indeterminato - salite del 31,4% rispetto allo stesso periodo del 2014 - e delle trasformazioni – +23,4%, e nel dettaglio locale i numeri risultato tutto sommato incoraggianti. Su un totale di 13.956 iscritti ai Centri per l'Impiego presi in esame, nello stesso periodo gli avviamenti al lavoro sono stati 30.919. I contratti a tempo indeterminato sono passati dal 16% del 2014 al 24% dei primi mesi del 2015, sotto la media nazionale a in netto miglioramento, mentre le trasformazioni contrattuali da determinato a indeterminato nel primo quadrimestre del 2015 sono state 1.107 contro le 776 dello stesso periodo del 2014.

Nuove assunzioni, dove e chi
Prevalgono, per fortuna, i giovani tra i 15 e i 29 anni, seppure con differenze percentuali tra le diverse aree del Canavese a seconda dei settori di attività: mentre ci sono comparti in cui le percentuali sono pressoché uguali in ogni area, in altri le differenze sono molto più marcate. Ad esempio, nella zona di Cuorgnè si è registrato il 47% degli avviamenti nell’ambito delle attività manifatturiere contro il 27% di Chivasso e Ciriè e il 28% di Ivrea, mentre per quanto riguarda il settore dell’Istruzione, sanità e assistenza sociale la zona di Ciriè ha presentato una percentuale di gran lunga maggiore (28%) rispetto a quella delle altre aree. Sono preferite le professionalità medium-skill (il 46%), mentre per profili basici e super specialistici si dividono la restante fetta di mercato rispettivamente al 29 e al 24%.

L'opinione di Confindustria Canavese
«I dati occupazionali appena presentati pur non mostrando una netta inversione di tendenza dimostrano come il Canavese sia ancora un territorio in grado di esprimere ottimi numeri sull'occupazione – commenta Fabrizio Gea, presidente di Confindustria Canavese - siamo convinti che siano indicativi di una situazione del lavoro e dell’economia in lieve miglioramento».