2 maggio 2024
Aggiornato 04:30
Milan-Juve

Delneri: trofeo «Berlusconi»? Solo precampionato

Domani sera la sfida di San Siro: «Spazio a chi ha giocato meno. Krasic? Porterà esperienza, ha qualità di spessore»

ROMA - Costantemente alle prese con una Juventus «alla ricerca continua di miglioramenti», Gigi Delneri si appresta a sfidare il Milan nel classico appuntamento del trofeo Berlusconi (domani sera a San Siro), ma non è disposto a concedere alla partita eccessiva importanza. «Un impegno contro una grande squadra, ma tutte e due più che guardare al risultato hanno la loro attenzione rivolta alla preparazione per il campionato», ha detto questa mattina l'allenatore bianconero in conferenza stampa. «Noi cercheremo di valutare gli spazi da concedere a quei giocatori che finora sono stati impiegati di meno, anche perché tutti devono mettere insieme un buon minutaggio per poi rendersi meglio utili quando arriveranno gli impegni veri. E giovedì ci sarà anche il ritorno con lo Sturm Graz (la Juve ha vinto per 2-1 in Austria l'andata del playoff di Europa League, ndr.)».

Krasic e Aquilani - Poco prima dell'arrivo di Delneri, nella sala stampa di Vinovo era stato presentato il venticinquenne centrocampista esterno serbo Milos Krasic, acquistato dal Cska Mosca. «Porterà esperienza, ha qualità di spessore, oltre a ricoprire quel ruolo specifico. Destra o sinistra? I nostri esterni devono giocare su tutte e due le fasce», ha detto Del Neri. Che poi, pur non sbilanciandosi sull'imminente arrivo di Alberto Aquilani in prestito dal Liverpool, «finché non è qui non posso», anche se il direttore generale Beppe Marotta ha dato l'affare per concluso, «lo ufficializzeremo appena possibile e quando ce lo permetteranno le questioni legate alla borsa», ritiene il centrocampista un innesto fondamentale: «Ce ne mancava uno che avesse caratteristiche diverse da quelli che abbiamo», ha detto l'allenatore bianconero. «Non mi permetto di giudicare quello che ha fatto in Inghilterra, ma non è giusto parlare di un giocatore in cerca di riscatto. Alla fine della scorsa stagione ha dimostrato di avere superato i problemi fisici ed ha giocato con una buona continuità. Quindi credo che da questo punto di vista sia in grado di dare il massimo».

Spazio poi a quelli che il bianconero già lo indossano e che in questo primo scorcio di stagione. «Diego - ha detto Delneri - non va giudicato per una partita fatta bene o una fatta male, perché gioca in una squadra, non da solo. Amauri è molto motivato e attento, per noi là davanti ora è un punto di riferimento, non giudico quello che ha fatto nelle ultime due stagioni. Trezeguet cercherà di dimostrarmi che può giocare, anche se ora ho scelto Amauri. Ovvio che il francese non sia contento, ma nel calcio le situazioni si modificano spesso».