2 ottobre 2025
Aggiornato 09:30
Calcio

Gambe e calendario: il settembre del Milan sembra in discesa

Gattuso ha di che rallegrarsi in vista della ripresa del campionato. Almeno sulla carta

Il Milan 2018-2019 va a caccia del riscatto dopo anni grigi
Il Milan 2018-2019 va a caccia del riscatto dopo anni grigi Foto: ANSA

MILANO - Il Milan vive la sosta con maggiore euforia e fiducia dopo la vittoria ottenuta in extremis contro la Roma che ha permesso agli uomini di Gennaro Gattuso di acciuffare i primi punti del nuovo campionato e far vedere alle rivali che questo potrebbe essere l'anno giusto per il riscatto rossonero. Una pausa che permette anche di tirare qualche somma e fare un programma per il futuro, almeno per il prossimo mese in cui si giocherà ogni tre giorni fra Italia ed Europa, prima di una nuova sosta per gli impegni delle nazionali. Un mese importante per il Milan, chiamato anche a recuperare la gara con il Genoa, rinviata lo scorso 18 agosto e valevole come prima giornata di campionato, e mettersi alla pari delle altre in classifica.

Ottimismo
Gattuso può guardare con fiducia all'arrivo dell'autunno ed i motivi sono presto detti: intanto la condizione fisico-atletica: la squadra milanista è apparsa veloce e ben rodata nelle prime due uscite stagionali, anche se alla lunga ha manifestato qualche mancanza di tenuta perdendo smalto nel corso della partita, un difetto del tutto normale ad inizio anno. In più, c'è un calendario che dopo l'avvio da brividi con Napoli e Roma in sequenza, metterà di fronte alla formazione rossonera 5 partite sulla carta alla sua portata prima del derby contro l'Inter del prossimo 21 ottobre: Cagliari, Atalanta, Empoli, Sassuolo e Chievo rappresentano infatti ostacoli insidiosi ma abbordabili sul cammino di un Milan che potrà presentarsi alla stracittadina con i cugini interisti dopo aver incamerato un ottimo bottino di punti in attesa del recupero col Genoa di fine ottobre. Un'occasione da sfruttare per Gattuso, perchè i rossoneri potranno affacciarsi così nelle zone alte della classifica e dimostrare, al contrario degli anni passati, di non soffrire più di vertigini, arrivando a competere per quel quarto posto (o secondo o terzo che sia) che li riporti nel suo regno naturale, quella Coppa dei Campioni che nella San Siro milanista manca da troppo tempo.