9 dicembre 2024
Aggiornato 13:30
Formula 1 | Gran Premio del Canada

Prove insoddisfacenti per Vettel: «Non sono contento della Ferrari»

Sebastian solo quinto al termine del venerdì di Montreal, dopo aver perso tempo in garage ed essere stato ostacolato dalla bandiera rossa e dal traffico

La Ferrari di Sebastian Vettel in pista durante le prove libere del GP del Canada di F1 a Melbourne
La Ferrari di Sebastian Vettel in pista durante le prove libere del GP del Canada di F1 a Melbourne Foto: Ferrari

MONTREAL – Dalla prima giornata di prove libere sul circuito Gilles Villeneuve è emerso un quadro piuttosto vario, con Kimi Raikkonen che ha ottenuto il secondo miglior tempo e Sebastian Vettel il quinto dopo aver perso un po’ di tempo in garage ed essere stato ostacolato dalla bandiera rossa e dal traffico durante i suoi giri veloci. Il circuito canadese è famoso per la forte evoluzione del fondo stradale nel corso del weekend, per cui non è facile fare previsioni sul futuro.

C'è da fare
«Non siamo lontani – ha detto Seb – sebbene non sia del tutto contento della macchina e ci sia ancora molto lavoro da fare. Alla fine non ho fatto molti giri oggi e siamo rimasti un po’ indietro. È difficile conoscere tutte le risposte; penso che abbiamo bisogno di più tempo per mettere insieme ogni cosa. Poi si vedrà cosa fare. Speriamo che mettere tutto insieme possa aiutarci domani. Ora rimarremo concentrati sul lavoro da fare».

I dubbi sulle gomme
«Questa pista – ha detto Kimi – non è la più facile per avere riscontri immediati e ce lo aspettavamo. L’asfalto è irregolare ed è difficile passare sui cordoli. La combinazione tra il basso carico aerodinamico e l'aderenza può rendere le cose difficili. In merito alle gomme hypersoft, abbiamo un’idea più chiara su come farle funzionare; vanno bene sul giro singolo e poi possono durare un bel po’. Abbiamo fatto miglioramenti durante la giornata e ciò dimostra che siamo sulla giusta direzione. Senza dubbio davanti a noi c’è ancora molto lavoro da fare, ma sono stato più contento oggi alla fine della sessione».