Piccoli Donnarumma crescono, viaggio al centro del Vismara: i nuovi centrocampisti
Grandi investimenti, e un briciolo di follia: questa sembra essere la tendenza del nuovo Milan per quanto riguarda i rinforzi per il centrocampo della prossima stagione. Ma intanto, proseguiamo l’analisi di quelle che potrebbero essere le future risorse interne dei colori rossoneri.
Milano –Nella nostra analisi odierna sui possibili futuri campioni rossoneri, oggi ci concentriamo su tre prospetti dalle ottime speranze. Menzione più che ovvia per l’italiano Zanellato, l’italo-marocchino El Hilali (il capitano di quest’anno ha purtroppo rifiutato ogni convocazione con la maglia della baby nazionale azzurra), oltre a quella per l’italo-montenegrino Cristian Had¸iosmanović. La via da percorrere è ovviamente quella di Locatelli, anche se – sperando negli investimenti promessi in mediana quest’anno – si auspica un ingresso più graduato per tutti, nei meccanismi della prima squadra. Senza comunque dimenticare che Zanellato, il profumo della casacca dei «grandi», l’ha già assaporato nelle amichevoli estive.
Zanellato
Niccolò Zanellato è nato a Milano ed è un classe ’98. Il fresco diciottenne ha già esordito con la prima squadra nell’amichevole precampionato contro il Bournemouth, continuando poi contro il Liverpool, lasciando intravedere già cose molto interessanti. Proprio lui si candida ad essere il prossimo Locatelli rossonero - e non solo per la folta chioma che li accomuna - dopo una stagione caratterizzata da 25 partite, condite da 7 reti e 3 assist. Niccolò ha messo il timbro anche nella sfortunata parentesi del Torneo di Viareggio. In rosa dal 2015, è ormai il faro del centrocampo dei giovani rossoneri e fa della tecnica e della visione di gioco i suoi punti di forza.
El Hilali
Il capitano della primavera rossonera ha già fatto parlare di sé, a dire il vero più per la scelta di rifiutare la maglia azzurra della nazionale preferendo quella del Marocco che per vicende di campo vero e proprio. Personalità forte quella del ragazzo, classe ’98 anche lui, considerando anche la sua nascita in quel di Milano. Il capitano risulta essere un giocatore molto duttile, che predilige la zona centrale del campo (che sia in mediana o anche all’interno del reparto difensivo). Le zero marcature annuali dimostrano come il tipo di gioco preferito da Mattia sia più quello di rottura che di realizzazione, pur non disdegnando qualche sporadica sortita offensiva. Il ragazzo è da tenere d’occhio.
Had¸iosmanović
Anche lui classe ’98 è nato a Lecce, pur avendo origini appunto montenegrine. Giocatore molto duttile, tanto che mister Nava non ha mai disdegnato sul schierarlo come terzino: non gli importa la fascia, gli interessa dar manforte. Prospetto che si caratterizza per la tanta generosità, quest’anno è andato a segno in campionato per 2 volte, fornendo invece assistenza ai compagni in ben 4 occasioni. Anche al Viareggio e in coppa Primavera però ha dato prova del suo altruismo e della sua visione di gioco: altri 4 assist complessivi messi a referto.
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