20 aprile 2024
Aggiornato 12:00
Quando i centauri della MotoGP si misurano con lo sterrato

Brad Baker: il pilota che ha sfidato Valentino Rossi e Marc Marquez

Il giovane talento americano di flat track, emerso tra i fenomeni della sua categoria proprio come Magic Marc, si è prima allenato con il Dottore al Ranch e sabato sera a Barcellona sfiderà il campione di Cervera al Superprestigio

Valentino Rossi e Marc Marquez
Valentino Rossi e Marc Marquez Foto: Michelin

ROMA – C'è un pilota che, durante queste settimane di pausa dalle gare, sta sfidando sia Marc Marquez che Valentino Rossi. Ma lui non corre in MotoGP: si tratta del campione di flat track Brad Baker. Il giovane fenomeno americano delle due ruote ha alle spalle una carriera parallela a quella di Magic Marc: suo coetaneo, anche lui si è fatto notare fin dalla più tenera età per la tenacia e la velocità, arrivando a vincere il primo titolo nella classe regina di specialità nello stesso anno del suo omologo spagnolo, il 2013. Da quando, lo scorso settembre, ha concluso il suo campionato, Brad Baker si è trasferito in Spagna, per allenarsi con una serie di specialisti locali, e questo sabato sera correrà a Barcellona, contro il suo gemello diverso Marquez, nel Superprestigio. La famosa gara di dirt track di fine stagione, cui concorrono piloti di diverse discipline del motociclismo, fu vinta l'anno passato proprio da Baker, mentre nel 2014 a trionfare fu Marc, ma approfittando di un infortunio dello statunitense durante le manche di qualifica. In questa edizione, dunque, i due sono attesi alla 'bella'. Ma, prima ancora, Baker ha realizzato la settimana scorsa un altro suo sogno: allenarsi insieme a Valentino Rossi (e al suo collega e conterraneo Sammy Halbert) sulla pista personale del Dottore, al Ranch.

Punto di riferimento
Insomma, entrambi i grandi rivali del Motomondiale hanno avuto a turno l'occasione di incrociare le ruote (tassellate, in questo caso), con lui. Un bel privilegio: «È stato grandioso correre contro Marc e Valentino, ma sicuramente mi hanno usato per misurare le loro prestazioni con il dirt track – ha raccontato – A prescindere dalla moto su cui salgono, vogliono sempre capire quanto vanno forte, e possono farlo solo sfidando uno specialista del mio calibro. Nello stile di guida di Marc vedo una certa influenza dal dirt track: mi è sempre sembrato che lui cerchi di spingersi oltre al limite. La sua mentalità lo aiuta, e man mano che aumenta l'esperienza mette sempre più spesso la moto di traverso, ora gli viene naturale. Ma quando i pistaioli provano il flat track, lo si nota: la loro posizione in moto è buona, ma il modo in cui muovono il corpo è completamente diverso. Eppure, che si tratti di Marc o Valentino, si nota un'evoluzione nel loro stile, un progresso». Alla sfida spagnola dei traversi, su un ovale di duecento metri di terra battuta al Palau Sant Jordi, prenderanno parte anche il fratello di Marc, Alex Marquez, altri piloti del Motomondiale e della Superbike come Jordi Torres, Nico Terol, Joan Mir e Toni Elias, e quattro italiani: tre specialisti del dirt (Francesco Cecchini, Emanuele Marzotto e Gianni Borgiotti) e il nostro talentino della Moto3 Fabio Di Giannantonio.

Quanti rischi
Intanto, per prepararsi alla guida su sterrato, Marc Marquez ha preso parte lo scorso weekend alla sua prima gara di enduro, a Pont, nelle vicinanze di Barcellona. E sarebbe anche riuscito a salire sul podio, se non fosse stato per una caduta nel finale, durante la quale ha rischiato addirittura di cadere nel burrone. Per fortuna il fenomeno di Cervera se l'è cavata senza nemmeno un graffio, anche stavolta. Confermandosi uno specialista anche nei salvataggi al limite.