19 aprile 2024
Aggiornato 18:30
Calcio | Serie A

Bergomi sul Milan: «Montella lavora bene perchè senza pressioni e imposizioni»

Ecco spiegate alcune delle motivazioni per cui il tecnico milanista sta riportando la squadra rossonera a lottare per un posto in Europa.

MILANO - Sconfitta di Genova a parte, il Milan 2016-2017 è alle prese con un buon campionato: è stabilmente in zona Europa, sta sfornando alcuni giovani interessanti ed è tornato a battere la Juventus dopo nove sconfitte consecutive contro i bianconeri, ma soprattutto ha ritrovato una compattezza e uno spirito di squadra assenti nelle ultime stagioni. Merito di Vincenzo Montella, allenatore arrivato a Milanello quasi per caso e nell'indifferenza generale, ma capace di imporsi con lavoro, metodo e calma. Già, la calma, quella stessa parola sconosciuta ai suoi predecessori: Allegri, Seedorf, Inzaghi, Mihajlovic e Brocchi, tutti spronati dalla società ad ottenere risultati pressochè irraggiungibili per i modesti organici messi a disposizione dalla medesima dirigenza.

Poca pressione
Montella è il primo tecnico del Milan a poter lavorare senza pressioni, senza che nessuno gli chieda la luna: scudetto e Coppa Campioni sono termini banditi nel nuovo gruppo milanista, si va avanti con fiducia ma senza obiettivi altisonanti che innervosirebbero soltanto i calciatori. E' quanto crede anche Giuseppe Bergomi, ex capitano dell'Inter ed oggi commentatore televisivo per Sky Sport: «Nelle ultime stagioni il Milan ha vissuto male perchè la figura di Berlusconi era troppo ingombrante - afferma Bergomi - e gli allenatori erano troppo oppressi, non lavoravano tranquilli. Quest'anno, invece, con la situazione societaria che c'è, il vuoto di potere e l'interregno fra Berlusconi e i cinesi, Montella può lavorare con calma e senza aspettative altissime, ma soprattutto può fare di testa sua, agendo come meglio crede, cosa che i suoi precedenti colleghi non hanno potuto fare».