Luca Serafini: “La cessione del Milan sta andando troppo per le lunghe”
Il noto giornalista di Mediaset analizza il passaggio delle quote societarie rossonere che continua a prolungarsi dopo mesi di trattative
MILANO - Il Milan è ufficialmente ed ufficiosamente in vendita da un anno, ma ancora nulla è stato definito. L’ennesima stagione disastrosa, i problemi di salute e le risorse economiche personali che scarseggiano, hanno convinto Silvio Berlusconi a desistere dalla bizzarra idea di continuare ad amministrare una società sull’orlo del fallimento tecnico. E così, salutato il fantomatico Bee Taechaubol, il club rossonero è stato puntato da una cordata di imprenditori cinesi della quale ancora si sa poco o nulla, se non che stanzierà 100 milioni di euro (minimo) per il calciomercato e che ha avallato l’arrivo di Vincenzo Montella sulla panchina rossonera dopo aver bocciato Brocchi ed aver sorriso al nome di Marco Giampaolo.
Ritardo
Eppure, nonostante si dica che l’intesa fra Berlusconi e i cinesi sia vicina, ad un passo, ormai solo da formalizzare, la chiusura della trattativa non arriva ed il Milan è fermo, bloccato nella campagna acquisti; Galliani si accorda con club, calciatori e procuratori, ma poi non può formalizzare alcuna offerta perché Berlusconi è in uscita, i cinesi in entrata ma nessuno al momento è in grado di assumersi le responsabilità di autorizzare alcun nuovo acquisto e, soprattutto, di versare i soldi. A proposito di tutto questo ha parlato Luca Serafini, noto giornalista della redazione sportiva di Mediaset, nonché noto esperto di Milan: «L’intero popolo rossonero sperava in una chiusura rapida della trattativa coi cinesi - sostiene il cronista - e invece si sta andando troppo per le lunghe e non si capisce per quale motivo. Io comprendo che vendere ed acquistare una società dell’importanza del Milan non sia un affare che si possa definire in una settimana, ma questo ritardo sta rovinando la campagna acquisti dei rossoneri e in questo senso la preoccupazione dei tifosi è legittima». La sensazione è che la stagione 2016-2017 sarà per il Milan l’ennesima annata modesta, al grido di «Eh ma la cessione societaria è stata definita troppo tardi».