Chi si rivede: la Aprilia torna davanti a tutti
Primo acuto stagionale per la moto di Noale nelle prove libere della Superbike in Malesia: il più veloce è il debuttante Lorenzo Savadori. Inseguono, ma con un'ottima progressione, le Ducati di Giugliano (5°) e Davies (8°).
SEPANG – La prima giornata di prove libere della Superbike sul circuito di Sepang in Malesia si è chiusa in modo decisamente positivo per l'Aprilia del team Iodaracing, grazie al miglior tempo assoluto fatto segnare dal Lorenzo Savadori. Il debuttante nella Superbike e campione in carica della Stock 1000 sta dimostrando una capacità di adattamento alla nuova categoria sorprendente e una gestione delle prove esemplare. Savadori ha lavorato con la squadra per migliorare costantemente le performance della sua RSV4RF, riuscendo a ottenere il miglior tempo a pochi minuti dalla fine del secondo turno. Il pilota italiano, che non girava in Malesia dal 2008, quando correva ancora nella classe 125, ha ottenuto, oltre all’accesso diretto in Superpole 2, anche il miglior tempo sul nuovo asfalto di Sepang con in 2.03.951. «Sicuramente vedere il proprio nome davanti a tutti fa piacere – commenta Savadori – come dà soddisfazione essere entrati subito in Superpole 2 su una pista sulla quale non correvo da anni e che per me è a tutti gli effetti sconosciuta. Per me questo tracciato è reso ancora più insidioso dal nuovo asfalto, perché in queste condizioni non c’è una vera e propria linea da seguire, e poi perché manco da Sepang dal 2008, quando correvo in 125. Dobbiamo comunque essere realistici, stiamo facendo un lavoro in vista della gara: per questo la mia priorità è quella di migliorare la seconda parte di corsa ed è questa per noi la vera sfida». La bella prestazione ottenuta nelle libere non farà comunque riposare il Team Iodaracing e gli ingegneri Aprilia: la priorità ora è quella di ottenere una buona posizione in griglia di partenza e risolvere le difficoltà nella seconda parte di gara riscontrate nei precedenti round.
Ducati in crescita
Quanto all'altro marchio italiano, la Ducati, sia Davide Giugliano che Chaz Davies, partiti in sordina, hanno limato circa due secondi e mezzo tra la prima e la seconda sessione, chiudendo in quinta e ottava posizione, rispettivamente a tre e cinque decimi dalla vetta. Entrambi i piloti hanno focalizzato il lavoro sulla ciclistica, al fine di adattare la Panigale R al nuovo asfalto ed in particolare i cambi di pendenza apportati ad alcune curve, oltre a valutare diverse mescole portate da Pirelli per l’occasione. «Non giravo a Sepang dal 2014 e la pista è migliorata molto da allora per quanto riguarda l’omogeneità della superficie, ma il fatto che l’asfalto sia ancora poco gommato la rende difficile da interpretare – confessa il ducatista romano – Alcuni punti poi restano bagnati a lungo e non sono facili da vedere perché il nuovo asfalto è scuro, ma è così per tutti. Sono soddisfatto della nostra costanza e del fatto che ad ogni uscita abbiamo mosso dei passi nella giusta direzione, ma le gomme accusano un calo vistoso dopo circa 5 giri e bisogna capire come gestirle sulla lunga distanza. Mi sento in forma e penso che ci siamo gradualmente avvicinati ai primi, ora sarà fondamentale concretizzare il potenziale dopo alcune gare difficili». «Le condizioni della pista oggi erano difficili – gli fa eco il suo compagno di squadra gallese – Anche noi stiamo ancora cercando il rendimento ottimale. Dobbiamo semplicemente lavorare sulla moto e migliorare l’assetto, soprattutto per quanto riguarda la manovrabilità in curva. Come ritmo siamo stati abbastanza costanti, ma l’usura degli pneumatici resta una variabile fondamentale per la gara e sarà importante trovare il giusto compromesso per assicurarci di essere competitivi fino alla bandiera a scacchi». Si torna in pista domani, nella mattinata italiana, con le ultime prove libere e la Superpole.