23 aprile 2024
Aggiornato 10:30
Calcio

Luca Serafini sul Milan: “Il ritorno di Ibrahimovic? Solita propaganda”

Il noto giornalista di Mediaset è più che scettico circa il possibile Ibra-bis sbandierato da Raiola nei giorni scorsi

MILANO - L’ambiente che circonda il Milan è ormai denso di aria depressa, di gente avvilita che non ha più neanche la forza di arrabbiarsi, di rimanere delusa, rassegnata ad un destino anonimo e grigio come le ultime quattro stagioni della squadra rossonera. E’ bastato un nome, quello di Zlatan Ibrahimovic, a riscaldare un po’ i cuori dei tifosi milanisti che mai hanno digerito l’assurda cessione dello svedese nell’estate del 2012, quella in cui, praticamente, il Milan ha chiuso i battenti di grande squadra. Mino Raiola ha detto che i contatti fra Galliani e l’attuale centravanti del Paris Saint Germain sono già avviati, il calciatore rinuncerebbe volentieri a qualche soldino pur di tornare a Milanello, anche se non ha ancora deciso. Sembra un discorso sulla falsa riga di quello ipotizzato e poi mai concretizzato l’anno scorso: Ibrahimovic di nuovo al Milan è una tarantella che ormai infiamma ogni sessione del mercato estivo, senza che la gente capisca se si tratti di giochi di prestigio sull’asse Galliani-Raiola, o se invece ci sia effettivamente qualcosa in pentola a bollire.

Scetticismo

Luca Serafini, noto ed apprezzato giornalista della redazione sportiva di Mediaset, ha analizzato la questione con queste dichiarazioni: «Raiola è tornato ad ipotizzare il ritorno di Ibrahimovic in rossonero, ma sbaglia chi ci crede: operazioni di questo genere si fanno sotto traccia e non con tutti questi squilli di tromba. E’ semplice propaganda, forse per mettere un po’ di pepe a quelle squadre che Ibrahimovic se lo possono permettere per davvero». Sogno infranto, dunque? Possibile, anche perché non si capisce ancora quale società sarà al timone del Milan dal prossimo luglio e perché sembra improbabile, amore a parte, che Ibrahimovic rinunci tutto d’un colpo a soldi, Coppa dei Campioni e pure Coppa Uefa, ritrovandosi in un Milan che annaspa a metà classifica. I tifosi milanisti, costretti già a vivere nella depressione più totale, meritano almeno di non essere illusi e presi in giro per l’ennesima volta, meritano di sapere chi può e chi non può arrivare; sognare il ritorno del più grande campione che abbia mai vestito la maglia rossonera è un diritto sacrosanto, così come lo è sapere se esista realmente anche solo una possibilità che ciò accada.