Max Biaggi nei guai: il fisco gli chiede 18 milioni
Il Corsaro rinviato a giudizio con l'accusa di evasione fiscale: nel settembre prossimo finirà a processo per aver trasferito la sua residenza a Montecarlo, secondo l'erario proprio per pagare meno imposte. Come il vecchio nemico Valentino?
ROMA – In pista sono stati acerrimi rivali, fuori dalla pista addirittura nemici personali. Ma da oggi Max Biaggi e Valentino Rossi hanno qualcosa che li accomuna: i guai con il fisco. Il Dottore, qualche anno fa, patteggiò una multa da 19 milioni per chiudere il contenzioso che riguardava i 59 milioni di euro non dichiarati tra il 2000 e il 2004, come accertò l'Agenzia delle Entrate. Ora tocca al Corsaro finire sotto la lente d'ingrandimento dell'erario: l'ex campione del Motomondiale e della Superbike, infatti, è stato rinviato a giudizio con l'accusa di aver evaso quasi 18 milioni di euro di tasse, secondo quanto ha deciso nei giorni scorsi il giudice delle udienze preliminari Valerio Savio.
Le accuse
Il processo inizierà proprio nella Capitale il 15 settembre prossimo, davanti al giudice monocratico Bruno Costantini: Biaggi è accusato di aver sfruttato una residenza estera «fraudolenta» nel Principato di Monaco per pagare meno tasse in Italia fino al 2012. Secondo l’accusa, il centauro, contro il quale si è costituita parte civile Equitalia, «aveva trasferito la sua residenza affidando lo sfruttamento dei suoi diritti d’immagine, derivanti dai contratti di sponsorizzazione con la società Dainese Spa, a società di capitale con sedi a Londra, Montecarlo e Madrid, idonei a rendere del tutto inefficace il recupero delle somme dovute al fisco». Il diretto interessato, naturalmente, smentisce ogni addebito a suo carico: «È una vicenda che si trascina da molti anni, mi meraviglio che sia uscita solo ora – ha ribattuto in una nota diramata alla stampa italiana – Riguarda la mia residenza a Montecarlo dove vivo realmente dal 1992 e dove sono nati i miei figli. Non riguarda un problema di evasione fiscale, come erroneamente riportato sugli organi di stampa, ma riguarda unicamente la circostanza che non avrei pagato ad Equitalia tutte le imposte che ha provvisoriamente iscritto al ruolo. Voglio precisare che si tratta d'imposte provvisoriamente iscritte al ruolo, perché su di esse il giudizio è comunque pendente». Non si tratta della prima volta in cui il 44enne motociclista romano si è trovato a fronteggiare accuse di evasione fiscale: già nel 2013 finì in prescrizione un precedente procedimento grazie al condono passato dal governo italiano per il rientro dei capitali detenuti all'estero.
Momento difficile
Per il quattro volte campione del mondo della classe 250 e due volte iridato Superbike si tratta di un periodo particolarmente turbolento della sua vita privata: oltre al processo con il fisco, infatti, ha dovuto affrontare anche una dolorosa separazione dalla sua storica compagna Eleonora Pedron. Per consolarsi non gli resta che la sua vecchia passione, le corse: a fine stagione, infatti, disputerà un terzo weekend di gara nel Mondiale Superbike come wild card in sella alla sua Aprilia.