2 ottobre 2025
Aggiornato 17:00
La privacy del campione

Schumacher, l'assalto dei paparazzi e la difesa della famiglia

La manager Sabine Kehm spiega la difficile lotta di chi sta più vicino allo sfortunato campione contro i fotografi senza scrupoli, a caccia di immagini indiscrete: «Michael ha sempre voluto mantenere riservata la sua vita privata»

GINEVRA – Nelle ultime settimane, sotto la pressione della stampa e soprattutto dei milioni di tifosi che continuano a dimostrare il loro affetto verso Michael Schumacher, la famiglia e l'entourage dello sfortunato campione tedesco hanno fatto trapelare qualche notizia in più sulle sue condizioni fisiche dopo l'incidente sugli sci di diciassette mesi fa. Ma sulla difesa della privacy del sette volte campione del mondo, chi gli sta più vicino non è disposto a fare un passo indietro. Lo ha ribadito ancora una volta, nei giorni scorsi, la sua manager e storica addetta stampa Sabine Kehm, difendendo la criticatissima politica di gestione dei media voluta dalla moglie di Schumi, Corinna. Non solo, infatti, dal dicembre 2013, data del suo terribile schianto, non esistono immagini del grande pilota, ma anche la sua situazione di salute e l'andamento della sua guarigione dal grave infortunio al cervello restano per lo più avvolte dal mistero.

Battaglia per la riservatezza
Il motivo lo ha spiegato la stessa Kehm al settimanale tedesco Der Spiegel: «Michael ha sempre mantenuto regole molto severe sotto questo punto di vista, che stabilimmo insieme. Voleva mantenere il suo lavoro drasticamente separato dalla sua vita privata e non ha mai deviato da questa linea. Non c'è mai stata una notizia riguardo ciò che accadeva a casa sua e nessun giornalista ha nemmeno mai avuto il suo numero di telefono». Ciò non impedisce, comunque, ai paparazzi di nascondersi quasi costantemente nei boschi vicini alla villa svizzera della famiglia Schumacher, dove Michael, oggi 46enne, è tornato nel settembre scorso, dopo essersi risvegliato dal coma. I fotografi continuano a tutt'oggi a provare a rubare immagini dell'ex ferrarista utilizzando tutti i mezzi: perfino elicotteri e droni in volo a bassa quota sulla sua casa di Gland, sul lago di Ginevra. Per difendere la riservatezza del nucleo familiare, dunque, Kehm ha assunto un legale specializzato nel gestire la stampa, Felix Damm: «Quanto alla loro privacy dovete immaginare un'isola che galleggia su un mare di tabloid», ha commentato l'avvocato.

Calvario continuo
Nonostante questo, la stessa Kehm ha rivelato qualche retroscena di recente, in occasione di due sue visite al paddock della Formula 1: «Siamo felici che Schumi continui a fare progressi, considerando la gravità degli infortuni che ha riportato», ha dichiarato. Per la sua convalescenza, la casa è stata equipaggiata come una modernissima clinica e sono stati assunti ben 15 esperti medici e infermieri. A questo scopo la famiglia Schumacher spenderebbe oltre 154 mila dollari alla settimana (oltre 15 milioni in totale fino a questo momento): una cifra considerevole anche per un campione che nel corso della sua carriera ha raccolto ben 750 milioni. Per questo Corinna Schumacher ha deciso di vendere il jet privato e la residenza estiva della famiglia, nella convinzione che suo marito «non si rimetterà mai completamente e non potrà comunque più godersele».