28 marzo 2024
Aggiornato 21:30
Brasile 2014

Biglietti Mondiali, arrestato il capo della “cupola” dei bagarini

A capo dell’organizzazione, dedita all’attività illegale già dai Mondiali del 2002 in Corea e Giappone, ci sarebbe un britannico di 64 anni, Ray Whelan.

RIO DE JANEIRO – Svolta nelle indagini relative allo scandalo della vendita illegale di biglietti per i match del mondiale in corso in Brasile. La polizia brasiliana ha annunciato ieri di avere arrestato Raymond Whelan, uno dei direttori di Match Hospitality, l'agenzia autorizzata in esclusiva dalla Fifa a vendere pacchetti di ingresso "vip" per le partite dei Mondiali di calcio in Brasile. Whelan, che era nel mirino degli inquirenti da giorni, è sospettato di essere il vero capo dell'organizzazione criminale.

ARRESTATO NELL’ALBERGO DELLA FIFA - «Ray Whelan è stato arrestato» al Copacabana Palace di Rio de Janeiro, hotel in cui sono alloggiati anche numerosi responsabili della Fifa, ha confermato la polizia. Il britannico, 64 anni, è stato trasferito al 18esimo Commissariato di Rio, nei pressi dello stadio Maracana, dove è stato accolto da due avvocati e un nutrito gruppo di giornalisti.

Gli inquirenti si sarebbero convinti del fatto che Whelan sia il vero responsabile dell'organizzazione che vendeva illegalmente i biglietti e che il franco-algerino Mohamadou Lamine Fofana, a cui fino a ieri veniva attribuito il ruolo di leader, sia in realtà il suo braccio destro. «Whelan ha negato di avere negoziato biglietti con Lamine Fofana durante la Coppa del Mondo, ma noi sappiamo che ci sono state 900 chiamate tra di loro durante la competizione», ha dichiarato alla stampa l'ispettore Fabio Barucke.

ORGANIZZAZIONE ATTIVA DAL 2002 - Il direttore di Match Hospitality sarà perseguito «per avere facilitato la distribuzione di biglietti per la loro vendita illegale e per associazione per delinquere», ha spiegato l'ispettore. Se riconosciuto colpevole, Whelan rischia una condanna a quattro anni di prigione. La polizia, intanto, intende interrogare «altri sette sospetti già identificati», ha precisato Barucke.

Secondo quanto si è appreso, l'organizzazione sarebbe attiva dal Mondiale 2002 di Corea e Giappone e si ritiene che abbia rivenduto illegalmente almeno 1.000 biglietti, ad un prezzo medio di 1.000 euro l'uno. La Match Hospitality non fa parte della Fifa, ma è legata all'organismo che governa il calcio mondiale. Da tempo ha già ottenuto la concessione sui biglietti per i Mondiali di calcio del 2018 e del 2022. Tra i suoi azionisti conta anche la società Infront Sports and Media, diretta da Philippe Blatter, nipote del numero uno della Fifa, Joseph Blatter.

RIO DE JANEIRO – Svolta nelle indagini relative allo scandalo della vendita illegale di biglietti per i match del mondiale in corso in Brasile. La polizia brasiliana ha annunciato ieri di avere arrestato Raymond Whelan, uno dei direttori di Match Hospitality, l'agenzia autorizzata in esclusiva dalla Fifa a vendere pacchetti di ingresso "vip" per le partite dei Mondiali di calcio in Brasile. Whelan, che era nel mirino degli inquirenti da giorni, è sospettato di essere il vero capo dell'organizzazione criminale.

ARRESTATO NELL’ALBERGO DELLA FIFA - «Ray Whelan è stato arrestato» al Copacabana Palace di Rio de Janeiro, hotel in cui sono alloggiati anche numerosi responsabili della Fifa, ha confermato la polizia. Il britannico, 64 anni, è stato trasferito al 18esimo Commissariato di Rio, nei pressi dello stadio Maracana, dove è stato accolto da due avvocati e un nutrito gruppo di giornalisti.

Gli inquirenti si sarebbero convinti del fatto che Whelan sia il vero responsabile dell'organizzazione che vendeva illegalmente i biglietti e che il franco-algerino Mohamadou Lamine Fofana, a cui fino a ieri veniva attribuito il ruolo di leader, sia in realtà il suo braccio destro. «Whelan ha negato di avere negoziato biglietti con Lamine Fofana durante la Coppa del Mondo, ma noi sappiamo che ci sono state 900 chiamate tra di loro durante la competizione», ha dichiarato alla stampa l'ispettore Fabio Barucke.

ORGANIZZAZIONE ATTIVA DAL 2002 - Il direttore di Match Hospitality sarà perseguito «per avere facilitato la distribuzione di biglietti per la loro vendita illegale e per associazione per delinquere», ha spiegato l'ispettore. Se riconosciuto colpevole, Whelan rischia una condanna a quattro anni di prigione. La polizia, intanto, intende interrogare «altri sette sospetti già identificati», ha precisato Barucke.

Secondo quanto si è appreso, l'organizzazione sarebbe attiva dal Mondiale 2002 di Corea e Giappone e si ritiene che abbia rivenduto illegalmente almeno 1.000 biglietti, ad un prezzo medio di 1.000 euro l'uno. La Match Hospitality non fa parte della Fifa, ma è legata all'organismo che governa il calcio mondiale. Da tempo ha già ottenuto la concessione sui biglietti per i Mondiali di calcio del 2018 e del 2022. Tra i suoi azionisti conta anche la società Infront Sports and Media, diretta da Philippe Blatter, nipote del numero uno della Fifa, Joseph Blatter.