18 aprile 2024
Aggiornato 23:00
Calcio - Serie A

Juve, festa scudetto con suspense. Marotta: «Ottimisti su Conte»

La dirigenza bianconera già da oggi all’opera per risolvere un caso che si annuncia quanto mai spinoso, la permanenza di Antonio Conte sulla panchina della Juventus. Confermato l’interesse per l’attaccante del Barcellona Sanchez: «Non nascondo che ci piacerebbe averlo».

TORINO -  Non ci saranno novità immediate per il futuro di Antonio Conte, visto oggi camminare insieme ad Andrea Agnelli all'arrivo della squadra per la sfida con il Cagliari.«Oggi no di sicuro. Mi pare, come ho detto in questi giorni, che abbiamo già parlato molto di questa vicenda», ha detto il direttore generale della Juventus, Beppe Marotta, che rimanda ai prossimi giorni la spinosa questione sul rinnovo del mister salentino. «Da domani inizieremo la nuova stagione sportiva e il primo obiettivo è quello della definizione dell'argomento allenatore - spiega Marotta a Sky - Siamo molto sereni però su questo argomento perchè, come ho detto, l'ambiente è sereno in generale, lo è il rapporto con Antonio Conte, da parte del presidente, mia e di tutti i dirigenti. C'è ottimismo, ci mancherebbe. Noi l'abbiamo ribadito più volte, lo consideriamo un bravissimo allenatore, siamo orgogliosi di averlo con noi e quindi da parte nostra cercheremo di fare di tutto per tenercelo. Poi, chiaramente, ci sono delle situazioni che vanno affrontate e poi eventualmente a queste soluzioni vanno date delle risposte».

SANCHEZ PRIMO OBIETTIVO PER L’ATTACCO - In questi giorni Sanchez è stato spesso accostato alla Juve: «E' un giocatore importante, è stato oggetto di un trasferimento oneroso e rilevante, dall'Udinese al Barcellona, che dimostrava il suo valore. E' un giocatore che tutte le squadre di vertice vorrebbero avere e quindi non nascondo che anche la Juventus avrebbe piacere di avere un giocatore come lui, indipendentemente dal ruolo. Però il giocatore è del Barcellona, ha un certo costo e soprattutto quello che conta nel calcio moderno è avere sempre l'assenso dei giocatori, dei diretti interessati, che a mio giudizio decidono sempre e solo i trasferimenti».