Nadal: In Spagna nessun problema doping
Il tennista: Basta dare importanza a cose non vere. Io sono il primo che vuole uno sport pulito, ma sulle modalità di controllo non sono d'accordo, mi sembrano ingiuste
MADRID - «In Spagna non ci sono problemi con il doping, basta dare importanza a cose non vere». Rafael Nadal, ai microfoni dell'emittente televisiva iberica RTVE, commenta le polemiche scoppiate dopo il video di Canal Plus in Francia, quando è stato 'tramutato' in un pupazzo dopato: «Se sono odiato in Francia? Non lo so, la mia sensazione vera è che, quando cammino per la strada, la gente mi incoraggi - continua il tennista -. Penso che la gente voglia vedere vincere diversi atleti. È da molti anni che nelle due manifestazioni più famose, il Tour de France e il Roland Garros, ci sono molte vittorie degli spagnoli. Ma non penso che i francesi siano anti-spagnoli, credo piuttosto che vogliano veder vincere il proprio paese».
La forma di controllo del doping è brutale - Ritornando al doping, Nadal spiega: «Non so se abbiamo un problema con il doping, io di certo non ne sono a conoscenza. La questione esiste in tutto il mondo perché ci sono sempre persone disposte a barare, però la forma di controllo del doping è brutale: devo dire dove sarò tutti i giorni dell'anno, devo dedicare un'ora ogni giorno ai controlli. Io sono il primo che vuole uno sport pulito, ma sulle modalità di controllo non sono d'accordo, mi sembrano ingiuste».
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