Cavendish si prende il Mondiale di ciclismo
Il britannico protagonista di un grande finale. Gara deludente per l'Italia: il migliore degli azzurri è Daniele Bennati, arrivato undicesimo: «Siamo rimasti troppo indietro»
COPENAGHEN - Mark Cavendish è il nuovo campione del Mondo di ciclismo. Il velocista britannico, grande favorito della vigilia, ha vinto in volata la prova su strada sul circuito di Copenaghen. Al termine dei 266 chilometri Cavendish si è imposto davanti all'australiano Matthew Goss e al tedesco Andrè Greipel. Gara deludente per l'Italia: il migliore degli azzurri è Daniele Bennati, arrivato undicesimo.
Cavendish è stato protagonista di un grande finale di gara. Il britannico infatti era rimasto indietro nell'ultimo chilometro e ha dovuto riguadagnare le primi posizioni senza l'aiuto di nessun compagno. Cavendish è riuscito a recuperare e a un paio di metri dal traguardo ha beffato Goss, che aveva sfruttato il grande lavoro della squadra australiana.
Bennati: «Siamo rimasti troppo indietro» - Gli azzurri non nascondono la loro delusione per il Mondiale perso. Per tutti parla Daniele Bennati, il capitano sul quale c'erano le speranze maggiori e che invece ha concluso la volata con un modesto 14° posto. «Siamo rimasti troppo indietro - dice subito dopo l'arrivo - non siamo riusciti a passare, io sono stato chiuso. Lo schema era di prendere l'ultima curva per primi, invece ci hanno anticipato e io sono rimasto imbottigliato». Ancora più lontani gli altri azzurri: Sasha Modolo è finito 40°, Francesco Gavazzi 77°, 80° Elia Viviani, 82° Daniele Oss. Oltre il centesimo posto Manuel Quinziato (103°), Matteo Tosatto (104°). Luca Paolini e Giovanni Visconti sono finiti rispettivamente 106° e 107°.
Modolo: «Siamo delusi, ma ci abbiamo provato» - «Quando il percorso è duro tutti vogliono fare la volata». Sacha Modolo riassume così la bagarre finale al Mondiale professionisti. «Io ero a ruota di Cancellara - racconta Modolo a RaiSport - e sono uscito sulla sinistra chiamando Bennati, che però era chiuso sulla destra. Ci abbiamo provato, la Gran Bretagna però ha fatto un gran lavoro: sembravamo dilettanti e loro professionisti, però ce l'abbiamo messa tutta». A lungo in fuga, Luca Paolini ammette che «sapevamo che il finale sarebbe stato difficile, visto il calibro dei nostri avversari. Ci siamo divisi in due blocchi, abbiamo parlato con i belgi per tenere alta l'andatura. Del mio Mondiale sono soddisfatto, sarebbe stato meglio ci fosse stata la ciliegina sulla torta».