28 marzo 2024
Aggiornato 19:30
Serie A

Leonardo: non ho inventato niente, l'Inter c'é sempre stata

L'allenatore nerazzurrio: «A Catania voglio altra grande prova. Io devo solo cercare di mettere in condizione ciascuno di loro di rendere meglio»

MILANO - «Senza inventare niente», Leonardo pare sia riuscito comunque a regalare all'Inter una bella boccata di ottimismo e, seppur arrivato sulla panchina nerazzurra da una settimana, dopo l'ottimo esordio e la vittoria per 3-1 sul Napoli giovedì sera, il tecnico brasiliano chiede ora alla sua squadra «un'altra grande prestazione» anche domani a Catania, al Massimino (ore 15) per la diciannovesima giornata del campionato di Serie A, l'ultima del girone di andata. «C'è grande gioia, non possiamo nasconderla: la squadra contro il Napoli è stata straordinaria, per entusiasmo e capacità di soffrire, gestire, lottare, contro un gruppo in salute», ha detto oggi Leonardo in conferenza stampa. «Adesso arriviamo alla parte più difficile, continuare con grandi prestazioni. Loro stanno bene, lo abbiamo visto dalle ultime partite, sono forti a livello difensivo ed hanno attaccanti che fanno reparto anche da soli. Hanno una identità molto chiara ed alternative, cambiamo sistema anche durante la partita. Sarà molto difficile».

Archiviata l'analisi sul match che lo attende, Leonardo è stato poi ovviamente interrogato sulle sensazioni vissute in questi primi, pochissimi giorni in nerazzurro. «Non è tutto meraviglioso e non ci sono drammi, io cerco un equilibrio personale e di trasmettere le mie idee sempre con molta tranquillità», ha detto. «Non credo di avere fatto chissà che, questa squadra c'é. Poi in un periodo lungo possono succedere tante cose, in 5 anni ne successe di molto belle e per un 10 percento di brutte. E non è che uno arriva, dice due cose e la squadra scatta. Non è che si risolve tutto portando allegria. Piuttosto ci deve essere è la soddisfazione di fare qualcosa, si deve essere felici al pensiero di venire qua a giocare, ad allenarsi, si deve avere voglia di mettersi in discussione, competizione interna. Il calcio è così da 100 anni, io devo solo cercare di mettere in condizione ciascuno di loro di rendere meglio. E non è un aspetto solo mentale, c'é tutto».