Israele-Iran, guerra fredda anche alle Olimpiadi della Gioventù
Teheran boicotta una finale con un'atleta israeliano. Lo scandalo, che si configura come vero e proprio incidente diplomatico, si è verificato nel Taekwondo
SINGAPORE - Non c'è pace tra Israele e l'Iran neppure alle Olimpiadi della Gioventù di Singapore. Replicando alcune delle peggiori abitudini della politica e dello sport professionistico, anche tra i giovanissimi atleti è scattato il boicottaggio di una finale tra un iraniano e un israeliano. Lo scandalo, che si configura come vero e proprio incidente diplomatico, si è verificato nel Taekwondo, dove per la finale maschile della categoria 48 kg si erano classificati l'iraniano Mohammad Soleimani e l'israeliano Gili Haimovitz. Quest'ultimo ha conquistato la medaglia d'oro, ma senza il confronto sportivo: la federazione di Teheran ha infatti imposto il ritiro al proprio atleta, che non si è neppure presentato alla cerimonia di premiazione, con il secondo gradino del podio che è rimasto tristemente vuoto.
Se per un momento si era pensato che Soleimani, grande favorito della finalissima, si fosse effettivamente infortunato, come comunicato agli organizzatori dei Giochi di Singapore, al momento della consegna delle medaglie è diventato evidente che dietro il ritiro dell'atleta c'erano motivi politici.