28 agosto 2025
Aggiornato 09:30
Il Tas respinge l'appello

Rebellin perde l'argento olimpico

La Corte di Losanna fuga ogni dubbio: «L'azzurro era dopato a Pechino»

ROMA - Il Tribunale di Arbitrato Sportivo di Losanna ha respinto l'appello presentato dal ciclista Davide Rebellin. Il ciclista azzurro, che contestava la sua positività all'Epo di nuova generazione, perde così la medaglia d'argento indossata alle Olimpiadi di Pechino 2008 dopo la gara maschile in linea su strada. Per effetto della decisione della corte elvetica, il cui parere è inappellabile, il nome di Rebellin viene cancellato dai referti di gara dei Giochi di Pechino.

La positività di Rebellin al Cera, la stessa sostanza che ha portato ad incastrare altri ciclisti come il presunto astro nascente Riccardo Riccò (espulso dal Tour de France proprio nell'estate del 2008), fu annunciata nell'aprile del 2009 in seguito a nuovi controlli disposti dal Comitato Olimpico Internazionale, allarmata dal numero crescente di casi legati a questa eritropoietina di nuova generazione. Rebellin, che rischia il pagamento di un indennizzo al Coni per avere macchiato la spedizione azzurra a Pechino 2008, ha più volte contestato l'esito dei nuovi controlli.