13 ottobre 2025
Aggiornato 03:00
Disastro Italia

Buffon: se non vinci è giusto uscire

Il Portiere: «Non potevamo competere con squadre di ben altro calibro»

JOHANNESBURG - «Nuova Zelanda e Slovacchia sono squadre da rispettare ma niente di più, se non ne vinci neanche una è giusto tornare a casa per capire il motivo di questo insuccesso». Così Gianluigi Buffon dopo la sconfitta degli azzurri con la Slovacchia, il 3-2 di Johannesburg costato all'Italia l'eliminazione dai Mondiali.

«Contro il Paraguay abbiamo disputato la migliore partita, siamo mancati contro la Nuova Zelanda e oggi», ha detto a Rai Sport il portiere azzurro, oggi in panchina per infortunio: «A parte il finale convulso non abbiamo promosso qualcosa di alternativo che potesse far pensare ad un'Italia competitiva con squadre di ben altro calibro. Il passaggio del turno era alla nostra portata, le colpe sono nostre - ha aggiunto - dal punto di vista fisico non ho visto lacune o carenze, senza un giocatore come Pirlo è mancata qualche idea e questo ci ha limitato».

Ora la nazionale ricomincerà dalla nuova gestione tecnica di Cesare Prandelli: «Ci penserà il nuovo Ct», ha detto Buffon, «ma il nostro calcio non è in una situazione ottimale. Era parecchio tempo che c'era questo sospetto e se si dice che la nazionale è piena di giocatori bolliti vuol dire che in giro non c'era molto di meglio. Le alternative sono ridotte».