Lippi: a casa nessun fenomeno
«Non mi pento delle scelte. C'è dispiacere, ma non c'è panico»
JOHANNESBURG - «Non mi sono assolutamente pentito delle mie scelte. A casa non ci sono fenomeni che avrebbero cambiato le cose». Marcello Lippi, ct dell'Italia, dopo il pareggio per 1-1 con la Nuova Zelanda rivendica la bontà delle sue scelte.
«Di queste cose, comunque, é prematuro parlare: si può aspettare una settimana per fare certe domande, altrimenti c'è il rischio di doversele rimangiare», ha spiegato Lippi. «Non abbiamo voglia di andare a casa. Possiamo fare molto meglio di così».
L'ANALISI DEL CT - Per evitare l'eliminazione i campioni del mondo devono battere giovedì la Slovacchia. «Ho 62 anni, sono nel calcio da 40 anni. Ho partecipato a manifestazioni di altissimo livello e ne ho vinte alcune. Siamo in una situazione di difficoltà, ma non siamo nel panico. C'è dispiacere, ma non c'è panico», ribadisce.
«Se vinciamo la prossima partita, passiamo il turno. E potremmo passare anche pareggiando, se il Paraguay batterà la Nuova Zelanda», ha aggiunto. «Oggi è mancato qualcosa. E' mancata la lucidità, non la volontà. La qualità in campo c'era, ma non l'abbiamo sfruttata». Lippi analizza la gara: «La Nuova Zelanda è andata in vantaggio dopo 5 minuti con la prima palla spedita nella nostra area. Non mi interessa se l'azione fosse viziata da fuorigioco: sapevamo che potevano metterci in difficoltà solo con azioni del genere ed è andata proprio così».
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