28 agosto 2025
Aggiornato 09:00
Il caso su You Tube

Marchisio canta Roma «ladrona» durante l'Inno?

Il centrocampista azzurro ripreso mentre aggiunge una parola misteriosa all'inno nazionale

Claudio Marchisio con la maglia della nazionale
Claudio Marchisio con la maglia della nazionale Foto: ANSA

GINEVRA - Il centrocampista della Juventus e della nazionale italiana Claudio Marchisio, intonando ieri l'Inno di Mameli con i suoi compagni in panchina prima dell'amichevole pre-Mondiale tra Italia e Svizzera (1-1) a Ginevra, è immortalato da un video «postato» oggi su Youtube mentre apparentemente aggiunge la parola «ladrona» nella strofa che recita «che schiava di Roma iddio la creò».

Il video è anche sottotitolato e rallentato, la parola pronunciata da Marchisio dopo «Roma» non può essere chiarissima, ma l'aggiunta c'é. Tanto che i compagni vicino a Marchisio, tra questi il capitano azzurro Fabio Cannavaro, Vincenzo Iaquinta e Alberto Gilardino, si rivolgono verso il centrocampista della Juve e ridono. Secondo un'altra versione, Marchisio ripeterebbe invece solo «di Roma» due volte, perdendo il tempo e provocando i sorrisi dei compagni.

L'onorevole Paolo Cento, presidente del Roma Club Montecitorio, intervenendo sulla questione, si augura che «Marchisio e gli organi della Figc possano arrivare in fretta ad una parola netta e ad una chiarificazione» del mistero. «Da quello che si vede è tutto abbastanza chiaro, ma occorre sempre cautela e concedere il beneficio del dubbio», dice Cento ad Apcom. «Si chiarisca immediatamente che non c'é stata alcuna offesa nei confronti dell'Inno e di Roma, altrimenti si chieda scusa. E in questo caso mi auguro sia tempestivo anche l'intervento del ministro degli Interni Roberto Maroni, così come lo è stato in occasione delle legittime dichiarazioni dell'altro azzurro Daniele De Rossi». Il centrocampista della Roma, come noto, fu rimproverato dal ministro e dalla Figc quando espose i suoi dubbi circa l'attuazione del piano della «tessera del tifoso» e proponendo ironicamente allo stesso tempo la «tessera del poliziotto».