29 aprile 2024
Aggiornato 20:30
Champions, trionfo Inter

Quanti dubbi nella festa nerazzurra

Massimo Moratti riporta l'Inter sul tetto d'Europa dopo 45 anni di attesa. Mourinho saluta i tifosi. Milito: «Io ancora qui? Vediamo»

MILANO - Javier Zanetti riceve la coppa dei campioni dal numero 10 juventino per eccellenza, Michel Platini, nella sera delle 700 presenze con la maglia dell'Inter. Josè Mourinho in lacrime, con una mano sulla sua unica bandiera, quella del Portogallo, e l'altra agitata prima nel saluto ai tifosi in tribuna e poi nell'indicare il cuore.

Massimo Moratti riporta l'Inter sul tetto d'Europa a dall'ultimo trionfo firmato dal padre Angelo, un successo datato 1965: 45 anni di attesa, 45 come la maglia di Mario Balotelli, l'ultima sfida rimasta aperta sul tavolo di un club, quello nerazzurro, che quest'anno le sfide le ha vinte davvero tutte. E ancora il Re dei sottovalutati, Diego Milito, riuscito a firmare con una doppietta da sogno il 2-0 imposto al Bayern Monaco nella finale di Madrid dopo avere lasciato il segno, con altri due gol spalmati su 180 minuti, prima sulla finale di Tim Cup vinta contro la Roma e poi sull'1-0 al Siena nell'ultima di campionato per i tre punti valsi lo scudetto.

I dubbi per sul futuro - Nel trionfo dell'Inter, prima squadra italiana a centrare il grande slam, il passato - quello remoto dell'ultimo trionfo e quello recente dei trionfi iniziati con lo scandalo Calciopoli - si intreccia con il presente e soprattutto con il futuro. E non poteva essere altrimenti. Nella sera della grande gioia le suggestioni si sono mescolate a immagini simboliche e parole chiare soltanto nel ribadire i dubbi che avvolgono il domani nerazzurro. «Io non ho pianto», ha detto Moratti dopo la premiazione, «ha pianto molto Mourinho: si vede che è molto affezionato, non vorrei fosse un senso di colpa...Cosa farà? Per ora festeggiamo, stanotte dormiamo. Non lo so, poi vediamo, forse da lunedì».
Il saluto del tecnico lusitano ai tifosi è sembrato davvero un addio, anche perché nella settimana della grande attesa Mourinho non ha mai nascosto l'intenzione di tornare a Madrid da allenatore del Real. Quando? Secondo la stampa spagnola da subito, con un triennale da dieci milioni di euro ed una campagna acquisti già delineata. Oltre alla famiglia e alle valigie Mourinho vorrebbe portarsi dietro anche Milito e Maicon. Da ieri, di sicuro, la quotazione del mattatore della finale è schizzata alle stelle: «Cosa faccio il prossimo anno? Speriamo di restare, non si sa mai, vediamo...», ha detto Milito.