28 marzo 2024
Aggiornato 20:30
La grande attesa

Verso Bayern-Inter con il dubbio Mou

Secondo il quotidiano sportivo spagno Marca affare fatto con il Real. Per il tecnico nerazzurro un triennale da 10 milioni a stagione

MADRID - E' un conto alla rovescia doppio quello che accompagnerà l'Inter alla finale di Champions League in programma domani a Madrid contro il Bayern Monaco. Il grande giorno, atteso 38 anni, potrebbe restare scolpito nella storia del club nerazzurro per uno storico grande slam e, anche, per l'addio di Josè Mourinho.

La settimana di avvicinamento alla sfida con i campioni di Germania è stata dominata dalle indiscrezioni sul futuro dell'allenatore portoghese, secondo la stampa spagnola vicinissimo al Real Madrid: secondo Marca, quotidiano da sempre vicinissimo alle vicende del club castigliano, l'agente dello Special One ha già raggiunto un'intesa verbale con i vertici del Real accordandosi per un triennale da dieci milioni a stagione, due in meno rispetto all'ingaggio che attualmente Mourinho percepisce all'Inter.

L'allenatore nerazzurro, che non ha nascosto l'intenzione di allenare il Real in futuro, oggi alle 15.30 dirigerà intanto la seconda seduta di allenamento aperta alla stampa proprio presso la Ciudad Deportiva, il centro di allenamento del club madrilista. Ieri si è rivisto in gruppo, almeno per una parte della seduta, Ivan Ramiro Cordoba, mentre Davide Santon è stato limitato ad una seduta di recupero.

BAYERN - Dal Bayern, intanto, il fuoriclasse olandese Arjen Robben ha acceso la grande attesa per la finale di domani dando una sua lettura della sfida tra Mourinho ed il tecnico della squadra bavarese: «Il nostro allenatore Louis van Gaal vuole che le sue squadre propongano un bel calcio, il loro Jose Mourinho è essenzialmente un vincente», ha detto Robben. «Lui pensa alle sue tattiche e come applicarle, non è molto preoccupato della qualità del suo prodotto». Robben conosce bene Mourinho perché è stato alle sue dipendenze al Chelsea. «E' un bravissimo allenatore, per il Real Madrid sarebbe il massimo». E Robben può ben dirlo, visto che al Real ha giocato prima di trasferirsi al Bayern la scorsa estate. «Per me - dice - giocare a Madrid non è però una rivincita, anzi, colgo l'occasione per ringraziare ancora i tifosi del Real, che mi hanno sempre trattato bene. Ora però indosso un'altra maglia».