Lippi: convocazioni non sono figlie solo del campionato
Il Ct azzurro: «Ai Mondiali conteranno anche carisma ed esperienza». Prima scadenza 11 Maggio
ROMA - Marcello Lippi sta utilizzando l'ultimo scorcio di campionato per arrivare alle «ultime e più precise e complete valutazioni» prima di rendere nota la lista dei calciatori che verranno convocati nella nazionale italiana per i Mondiali del prossimo giugno in Sudafrica. «La prima scadenza è fissata all'11 maggio per la consegna della lista dei 30 alla Fifa, poi il 18 diremo chi sono i 23 più i 4 aggregati, il 23 scatterà il ritiro del Sestriere e l'8 giugno si va in Sudafrica», ha detto oggi Lippi nel corso di una videochat in Gazzetta dello Sport.
MANCANO 4-5 GIOCATORI - Il ct azzurro, rispondendo alle domande dei tifosi, ha sempre evitato di fare nomi. «Che fare lo convocazioni sia difficile, è un fatto positivo. Qualche tempo fa ho detto che eravamo al 70 percento delle scelte fatte, ora mancano quei 4-5 giocatori, un po' di pazienza ancora. Non faccio i nomi dei giovani che potrei portare, anche perché si sono visti nelle ultime amichevoli che abbiamo giocato, anche quando nella criticata partita contro il Camerun ho approfittato per far esordire Bonucci e Cossu, come quando ho chiamato Sirigu».
CAPITOLO «ANZIANI» - Lippi ha quindi difeso alcuni campioni del mondo che nell'ultimo campionato non sono apparsi in grande forma o hanno giocato poco, come Zambrotta, Camoranesi, Gattuso o Cannavaro: «Sul piatto della convocazione io metto tante cose: quello che dice il campionato, ma anche fattori come carisma ed esperienza. Del Piero? Non è il momento di parlare dei singoli. E la risposta sarà la stessa se mi si chiede di Totti». Altro rilievo alla nazionale, la scarsa fantasia: «Si tratta di un particolare importante se non fine a se stesso, ma messo a servizio della squadra, e se chi la interpreta si rende conto che per manifestarla al mondo la deve mettere a disposizione dei compagni».
- 06/07/2010 Lahm: mi piacerebbe restare capitano
- 09/04/2010 Al Qaida: pronti a colpire gli azzurri ai mondiali