19 aprile 2024
Aggiornato 16:30
Nazionale di calcio

Lippi: se non chiamo Balotelli non è per il colore della pelle

Il Ct degli azzurri: «Le motivazioni saranno sempre e solo tecniche»

MILANO - Il colore della pelle non è un fattore che il ct Marcello Lippi tiene in considerazione quando deve convocare i giocatori nella nazionale italiana. Parlando davanti ai giornalisti della stampa estera in Italia, a Lippi è stata riproposta per l'ennesima volta la domanda sulla possibile convocazione in azzurro di Mario Balotelli, il discusso attaccante dell'Inter. «Tutti sanno che io sono contro qualsiasi forma di razzismo», ha detto Lippi. «Esiste solo una razza, quella umana e un allenatore non può escludere un giocatore per questo motivo».

NUOVE POLEMICHE - Il problema di Balotelli è legato esclusivamente alla sua maturazione, ha ribadito per l'ennesima volta Lippi, alla luce anche delle nuove polemiche scoppiate in casa nerazzurra per l'esclusione del giocatore dalla squadra che ieri è volata a Londra in vista del ritorno degli ottavi di finale di Champions League in programma questa sera a Stamford Bridge contro il Chelsea (vittoria dei nerazzurri per 2-1 all'andata). «Quando dovrò decidere se chiamare o meno Balotelli, sarà solo sulla base di motivazioni tecniche, mai razziali».

Nato a Palermo il 12 agosto del 1990 da genitori immigrati ghanesi, dopo il trasferimento di questi in un comune bresciano, il bimbo fu abbandonato in ospedale. Dal 1993 fu assegnato in affidamento alla famiglia Balotelli. Dal 1992, ovvero da quando è diventato maggiorenne, Balotelli è cittadino italiano.