Buffon: al Mondiale difendere la coppa fino in fondo
Il portiere della Juve e della nazionale: «Non partiamo battuti»
ROMA - Dopo avere assistito alla vittoria della sua Juventus per 2-1 in casa della Fiorentina ieri sera nell'anticipo della ventisettesima giornata del campionato di Serie A, che ha permesso ai bianconeri di tornare (almeno momentaneamente) al quarto posto in classifica, l'infortunato Gigi Buffon questa mattina ha potuto tornare a stringere fra le mani la coppa del mondo, arrivata a Roma nell'ambito di un tour mondiale che dovrà portare poi il trofeo in Sudafrica a giugno per l'inizio della rassegna iridata.
«NON SI PARTE BATTUTI» - «Andiamo a giocare questo nuovo Mondiale per cercare di difendere fino in fondo questa coppa, poi non si sa mai quello che accadrà», ha detto Buffon a Sky. «Sicuramente non si parte battuti, non ci presenteremmo neanche. Questa coppa, non per essere retorici, secondo me è la conclusione di una carriera di un calciatore, o il punto di partenza, a seconda dell'età. Io l'ho vinta in un'età ancora buona per poterci riprovare. Però, proprio per questo, ho capito l'importanza ed il valore che ha, la gioia che dà e, probabilmente, chi l'ha vinta ci metterà ancora più impegno per poterla tenere ancora tra le braccia».
EMOZIONI - Nessuna promessa, però, ai tifosi della nazionale italiana: «Posso dire - ha detto Buffon - che l'impegno sarà massimo, totale, più che altro perché abbiamo voglia di rivivere le emozioni che abbiamo vissuto in quei momenti, non solo per riavere la coppa, per avere in bacheca un trofeo in più, ma per rivedere la gente felice come in quei giorni e per poterci emozionare nuovamente con loro».
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