Inter-Rubin, Mourinho: vinciamo perché siamo migliori
Il tecnico: «Non abbiamo paura di loro». Ai nerazzurri serve vincere, mentre il pari non garantirebbe loro la qualificazione
MILANO - Fatti i complimenti al Rubin Kazan «per la vittoria nel campionato russo, un torneo molto difficile con diverse squadre di grande qualità», un laconico e irritato Jose Mourinho ha risposto a fatica e a mezza bocca alle domande dei giornalisti intervenuti ad Appiano Gentile alla conferenza stampa dell'allenatore dell'Inter alla vigilia del match dell'ultima giornata del Gruppo F di Champions League, sfida decisiva per la qualificazione agli ottavi di finale. «Non abbiamo paura di loro, noi siamo meglio di loro quindi penso che domani vinciamo», ha detto Mourinho.
Inter e Rubin sono appaiate a quota 6 punti alle spalle dal Barcellona (8 punti), che sarà ospite della Dinamo Kiev (5): ai nerazzurri serve vincere, mentre il pari non garantirebbe loro la qualificazione. «Nessun lavoro particolare per gestire la pressione del match e l'unica cosa da fare sarà pensare a vincere», ha detto il tecnico nerazzurro. Che ha polemizzato anche sulle domande sulla formazione. «La squadra che andrà in campo stavolta non la sanno nemmeno i miei assistenti, voglio vedere come farete stavolta», ha detto rivolgendosi ai giornalisti. «Non siamo nemmeno qualificati, quindi non possiamo pensare al primo o al secondo posto nel girone».
All'attenzione di Mourinho è stata quindi portata una frase di Sandro Mazzola, bandiera nerazzurra del passato, secondo il quale in caso di eliminazione nel girone Mourinho a fine stagione lascerà l'Inter. «Mazzola firma gli assegni?», ha replicato piccato Mourinho. E a chi gli ha chiesto se comunque il suo rapporto con l'Inter è legato al risultato contro il Rubin? «Non ho capito». Fine della conferenza di Mourinho.
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