Vela: 13enne sogna giro mondo, genitori rischiano custodia
Il caso di Laura Dekker fa discutere: venerdì la sentenza
L'AJA - E' attesa per venerdì la sentenza del giudice minorile chiamato a pronunciarsi sulla custodia di Laura Dekker, la ragazza olandese di 13 anni che vuole tentare a settembre un giro del mondo in barca a vela in solitaria. Un progetto a cui si oppongono i servizi di protezione dell'infanzia che ne hanno chiesto, a quanto si è appreso da fonti giudiziarie, l'affidamento temporaneo.
Il Consiglio della protezione dei minori ha chiesto al giudice di «sospendere la patria potestà» dei coniugi Dekker su Laura, come ha indicato un portavoce del tribunale di Utrecht, Paul Van Daalen. «Ciò significa che i genitori non dovranno, temporaneamente, più dire nulla riguardo alla bambina», ha precisato.
La ragazza, che ambisce a diventare la più giovane navigatrice a realizzare un giro del mondo in vela in solitaria (dovrebbe durare due anni), sarebbe nel caso messa sotto tutela dell'Ufficio di protezione della gioventù di Utrecht. I servizi sociali erano stati messi in allarme dal comune di Wijk bij Duurstede, dopo che il padre di Laura aveva chiesto a luglio un'autorizzazione per dispensarla per due anni dall'obbligo scolastico.
«Il padre continua a dire che, chiunque arrivi, sua figlia partirà il primo settembre », ha sottolineato Richard Bakker, portavoce del Consiglio della protezione dei bambini. Lui e la madre di Laura «sono responsabili della loro bambina», ha spiegato, «Se continuano a dire che partirà, questo ci preoccupa. E' per questo che abbiamo bisogno di un quadro giuridico per poter intervenire».
La prima udienza a porte chiuse si è svolta in tribunale alle 14 di oggi: si sono presentati Laura e il padre, ma non la madre.