2 maggio 2024
Aggiornato 03:30
Andata preliminari champions league

Sporting Lisbona-Fiorentina 2-2

Gol viola di Vargas e Gilardino, Vukcevic e Veloso per i lusitani

LISBONA - Finisce 2-2 allo stadio Josè Alvalade di Lisbona la gara d'andata dei preliminari di Champions League tra Sporting e Fiorentina.

LA PARTITA - I viola sbloccano al 6' con un gran diagonale da 20 metri del peruviano Juan Manuel Vargas. I lusitani pareggiano al 58' con Simon Vukcevic che già ammonito si toglie la maglia per festeggiare e viene espulso. Nonostante l'inferiorità numerica lo Sporting trova il gol del momentaneo vantaggio al 66' con un violento sinistro dalla distanza di Manuel Veloso che si insacca all'incrocio alla destra di Frey. La formazione di Cesare Prandelli agguanta il pareggio al 79' grazie ad Alberto Gilardino che controlla di petto un cross dalla sinistra e sigla il 2-2 di esterno destro.

La gara di ritorno è in programma mercoledì 26 allo stadio Artemio Franchi.

GILARDINO - «Si è visto un po' di tutto stasera. E' stata una partita equilibrata nel primo tempo, dove abbiamo rischiato poco. Il secondo tempo è stato un po' da pazzi, siamo rientrati troppo e abbiamo creato poco nella prima mezz'ora. Poi abbiamo dimostrato la nostra voglia di non mollare mai e faccio i complimenti a tutti». Alberto Gilardino, ai microfoni di Sky, commenta così il 2-2 della Fiorentina nel play off d'andata della Champions League con lo Sporting Lisbona. «Abbiamo lavorato per stare bene in questa partita -spiega-, forse non eravamo al 100% ma già col Bologna e poi nel ritorno staremo al top. La squadra è un mix di giocatori d'esperienza e di giovani, possiamo fare molto bene. Questo 2-2 è già un buon inizio».

PRANDELLI - Soddisfatto anche Prandelli, che però pretende dei miglioramenti dalla sua squadra: «Ci sono tante cose da sistemare e da migliorare, ma abbiamo anche fatto cose interessanti su un campo difficile. Abbiamo corso fino alla fine. Il black-out? Qui dobbiamo migliorare, sull'attenzione e sulla concentrazione. Mutu? Viene da tre mesi e mezzo di inattività, è normale che non abbia ancora la brillantezza. Zanetti? E' arrivato da poco, ma dobbiamo lavorare rapidamente per capire le sue qualità. Faviriti per il passaggio del turno? No, dobbiamo lavorare e soffrire fino all'ultimo».