28 marzo 2024
Aggiornato 10:30
Basket NBA

Lakers sbancano Orlando, finali sul 3-1 e trionfo vicino

Fisher non perdona e Los Angeles vince 99-91 in overtime

Orlando, Florida (Usa) - E' andata come doveva andare. I Los Angeles Lakers hanno tenuto fede al copione dei loro playoff sbancando per 99-91 in overtime il parquet degli Orlando Magic in Gara 4 delle finali Nba, che ora vedono i californiani ad un passo dal 15.mo trionfo della loro storia. Lanciati da 32 punti, sette rimbalzi e otto assist del solito Kobe Bryant, i Lakers hanno messo al tappeto i campioni della Eastern Conference grazie a due memorabili colpi da knockout piazzati da Derek Fisher.

Il 34enne playmaker della squadra di coach Phil Jackson ha chiuso con 12 punti realizzando le due triple più pesanti della stagione e della sua carriera: la prima, a 4«6 dalla sirena di fine partita, ha obbligato Orlando ai supplementari, mentre la seconda ha trasformato quello che resta di queste finali in qualcosa di molto simile ad una formalità. Il programma verso Gara 7 prevede un'altra tappa ad Orlando e, in caso di necessità, altri due match point a Los Angeles.

Fisher, che un posto nell'almanacco dei playoff se lo era ritagliato già nel 2004 piegando a 4 decimi di secondo dalla fine i San Antonio Spurs, è raggiante: «Stavolta sono stato ancora più importante», ha detto il playmaker, «perché davvero ora siamo ancora più vicini al nostro traguardo finale». Un traguardo che Los Angeles sta sudando più di quanto non dica il conto della serie dopo Gara 4, visto che le finali Nba non facevano registrare due partite in overtime dalla storica sfida del 1984 tra i Lakers di Magic Johnson ed i Boston Celtics di Larry Bird. Overtime o meno, queste finali sembrano davvero all'epilogo. Bryant, sempre più vicino al suo primo anello senza Shaquille O'Neal, ora è vicinissimo al suo quarto titolo Nba in carriera. «Derek si è già trovato in situazioni simili e ha già dimostrato di potercela fare. Ha una grandissima fiducia», ha spiegato il 'Black Mamba' dei Lakers, «e credo che questi tiri a fine partita riescano più facili a lui che agli altri». (segue)