29 marzo 2024
Aggiornato 11:00

Sudafrica 2010, Crollo Argentina. Maradona: Ogni gol una pugnalata

A La Paz Bolivia vince 6-1: «Ho sofferto con gli argentini»

La Paz (Bolivia) - La prima sconfitta nella carriera del Diego Armando Maradona commissario tecnico dell'Argentina rimarrà negli annali come una disfatta storica. La peggiore mai subita dalla Seleccion nelle qualificazioni ai Mondiali. A La Paz, 3.600 metri sul livello del mare, la nazionale guidata da Maradona è stata travolta per 6-1 dalla Bolivia cancellando la storica macchia del 5-0 patito nel 1993 per mano della Colombia. «Voglio dire agli Argentini che ho sofferto con loro», ha detto Maradona, «ogni gol della Bolivia per me è stata una pugnalata al cuore».

L'ex numero 10 del Napoli, da giocatore campione del mondo con l'Argentina nel Mondiale messicano del 1986, ha fatto intendere di volersi gettare alle spalle la goleada rimediata in altura. «E' la prima volta che mi capita di perdere», ha detto Maradona riferendosi alla sua esperienza da Ct, «speriamo resti l'unica». Per scovare una battuta d'arresto così netta nella storia della nazionale argentina bisogna risalire alla Coppa del Mondo del 1958, torneo che vide la Seleccion cedere per 6-1 alla Cecoslovacchia. Tra i 23 convocati di Maradona solamente sette avevano già giocato nelle difficili condizioni di La Paz, dove la selezione argentina è oltretutto giunta appena due ore prima del calcio d'inizio.

Le attenuanti, insomma, ci sarebbero. Ma l'ex Pibe de Oro a fine gara non ha cercato scuse, complimentandosi con gli avversari: «Dobbiamo dare merito alla Bolivia», ha detto Maradona, «hanno giocato bene, hanno giocato un buon calcio. Noi non abbiamo fatto quello che dovevamo. E ne abbiamo pagato il prezzo». Proprio il Ct argentino lo scorso anno si era esposto in prima persona in difesa della Bolivia opponendosi al progetto della Fifa di proibire gli incontri internazionali al di sopra dei 2.500 metri di altezza. Per mostrare il suo appoggio alla causa il numero 10 per eccellenza era volato a La Paz per giocare una partitella con il presidente boliviano Evo Morales. «Quello che mi ha fatto più male è stato vedere che non sapevamo come fermare l'attacco dei boliviani», ha detto Maradona, «mi sembrava di impazzire ma ora guardo al giorno del riscatto, anche se dovremo aspettare».

La Bolivia, che da 12 anni non batteva l'Argentina, resta penultima nel girone sudamericano di qualificazione a Sudafrica 2010. La nazionale di Maradona, invece, inizia a sentire la pressione dell'Uruguay, quinto a due punti dalla Seleccion. Gli argentini, quarti a quota 19, sono staccati di un punto dal Cile, di due dal Brasile e di cinque dal Paraguay capolista. Ai Mondiali si qualificano le prime quattro classificate, mentre la quinta giocherà un doppio spareggio con la quarta classificata del raggruppamento centro-nordamericano.