9 dicembre 2024
Aggiornato 14:00
L’andrologo risponde: eiaculazione precoce

Eiaculazione precoce: le cause, le terapie e i consigli dell’esperto (VIDEO)

Giorgio Del Noce a Diario Salute TV: «Teniamo presente che la precocità non è una vera e propria malattia, ma una condizione costituzionale del paziente»

Si definisce eiaculazione precoce un’eiaculazione che avviene prima che la persona lo voglia – spiega il dottor Giorgio Del Noce Urologo, Andrologo e sessuologo di Torino. La condizione generalmente impedisce una normale attività sessuale caratterizzata da un orgasmo tipico maschile e femminile.

Quando la colpa non è dell’uomo
«La verità è che molti casi di eiaculazione precoce sono in realtà causati da una difficoltà orgasmica femminile. L’eiaculazione precoce colpisce anche i ragazzi perché hanno un’attività sessuale inferiore e una forte eccitazione».

Chi lo dice che l’eiaculazione precoce è un male?
«Teniamo presente che la precocità non è una vera e propria malattia, piuttosto una condizione costituzionale del paziente. Tant’è vero che in alcune culture la precocità non è considerata un problema. Anzi, viene addirittura interpretata come sintomo di virilità – specie nei casi in cui non c’è un interesse importante per l’orgasmo femminile. La precocità, infatti, nasce anche dal fatto che chi lo è riesce ad avere più rapporti sessuali consecutivi e quindi acquista una maggior capacità fecondante. Di conseguenza il paziente è più fertile rispetto a colui che ha difficoltà orgasmica».

Il trattamento non è semplice
«La precocità, quindi, non è facile da trattare perché l’utilizzo di farmaci che funzionano ritardando l’orgasmo maschile deve essere procrastinata nel tempo e questo in un ragazzo può dare problemi soprattutto quando il farmaco viene adoperato on demand, ovvero poco prima del rapporto».

La terapia migliore
«In realtà la terapia migliore per la precocità è quella che viene definita terapia sessuale che impegna il paziente in esercizi che insegnano a lui stesso come controllare l’eiaculazione. Alcuni, invece, utilizzano con beneficio le pomate anestetiche che però sembrano funzionare una volta su dieci. Inoltre, in alcuni casi tendono a far perdere la sensibilità provocando una diminuzione eccessiva dell’eccitazione con una perdita dell’erezione».

Se la colpa è dell’ansia
«Qualche volta, bisogna ricordarsi che la precocità – che non è una grave malattia – può anche peggiorare per cause ansiogene. L’ansia, la preoccupazione e, soprattutto, il voler avere un orgasmo in tempi ben definiti, può far sì che l’eiaculazione precoce avvenga ancora più precocemente». 

L’eiaculazione che insorge in età avanzata
«Per quanto riguarda l’eiaculazione che insorge in età avanzata, può avere cause diverse. Raramente è dovuta a un’alterazione tiroidea ma più frequentemente è causata da una conflittualità di coppia. Questa può far sì che il paziente tenda inconsciamente a non accettare e non volere l’orgasmo femminile e quindi avere un’eiaculazione precoce», conclude il dottor Del Noce.