29 marzo 2024
Aggiornato 11:00
Farmaci per maculopatia

Maculopatia e glaucoma: addio iniezioni. Arriva il cerotto che funziona come un farmaco

Un cerotto sviluppato dall’Università di Singapore sembra essere una valida soluzione alternativa alle iniezioni

Il cerotto che evita le iniezioni agli occhi
Il cerotto che evita le iniezioni agli occhi Foto: sruilk | Shutterstock Shutterstock

Un recentissimo studio, pubblicato su Nature Communications, ha messo in evidenza la possibilità di eliminare l’esigenza di dolorose e fastidiose iniezioni nei soggetti affetti da macuolopatia e glaucoma. L’idea è quella di usare una sorta di patch (o mini-cerotto) che possa rilasciare farmaci alla stregua di una puntura. Al momento le sperimentazioni sono state condotte solo su modello animale ma se gli studi verranno confermati, presto anche gli esseri umani potranno avvalersi di questa ottima alternativa.

Un semplice cerotto per i disturbi dell’occhio
Si tratta di una piccola benda che può essere applicata nell’occhio e che può essere considerata un trattamento alternativo per molte – e comuni – malattie dell’occhio. Il dispositivo è stato già testato con successo nei topi e rappresenta una valida alternativa alle iniezioni.

La somministrazione locale è più efficace
Si sa che in molte malattie dell’occhio, come la degenerazione maculare e il glaucoma – i farmaci sono più efficaci e sicuri - se applicati localmente. Tuttavia, è innegabile che somministrarli tramite iniezione non è proprio una soluzione particolarmente amata dalle persone. Non solo perché può provocare disagio ma anche perché si ha un maggiore rischio di infezioni e gravi danni all’occhio. Al momento, l’unica alternativa sono i colliri ma con questi ultimi non sempre si ottiene l’effetto desiderato.

La nuova soluzione
Un team di Singapore, coordinato dal professor di Peng Chen della Nanyang Technological University, ha sviluppato un cerotto di dimensioni millimetriche con una serie di micro-aghi. Grazie a questi si possono iniettare farmaci nel bulbo oculare in maniera controllata. I piccoli aghi, con il passare delle ore si dissolvono da soli mentre rilasciano la sostanza curativa.

Lo studio
Durante lo studio, il cerotto è stato applicato sulla superficie oculare dei roditori attraverso una leggera e breve pressione del pollice. Usando la neovascolarizzazione corneale della malattia dell'occhio come modello, gli scienziati sono riusciti a dimostrare che il rilascio del medicinale – un anticorpo monocolonale che prende il nome di DC101 - ha prodotto una riduzione del 90% dell'area neovascolare grazie a un singolo trattamento. «Inoltre, il rilascio rapido di un composto antinfiammatorio (diclofenac) seguito da un rilascio prolungato di DC101 fornisce un risultato terapeutico sinergico. L'applicazione della benda è facile e minimamente invasiva per assicurare una buona compliance del paziente. Tale strategia di somministrazione di farmaci intraoculari promette un trattamento efficace a casa di molte malattie degli occhi», si legge nell’estratto dello studio. Il risultato ottenuto è particolarmente importante se si pensa che l'applicazione di gocce oculari, anche a dosi molto più elevate, non ha mostrato effetti terapeutici significativi. Gli scienziati hanno in programma ulteriori studi sull’uomo allo scopo di valutare efficacia e sicurezza.

Fonti scientifiche
[1] Self-implantable double-layered micro-drug-reservoirs for efficient and controlled ocular drug delivery - Aung Than, Chenghao Liu, Hao Chang, Phan Khanh Duong, Chui Ming Gemmy Cheung, Chenjie Xu, Xiaomeng Wang & Peng Chen