27 agosto 2025
Aggiornato 20:30
Radioterapia e cancro

Cancro, arriva la radioterapia mirata: cura più velocemente e con meno effetti collaterali

E’ stata descritta come una tecnica rivoluzionaria che cura solo la sede della lesione, lasciando intatte le cellule sane per ridurre al minimo gli effetti collaterali

Un nuovo macchinario radioterapico potrebbe cambiare per sempre le modalità di cura per molte patologie, specie quelle oncologiche. Lo strumento è già stato testato su alcuni pazienti con enorme successo. La sua peculiarità è quella colpire la lesione con dosi diverse di raggi x in modo da rendere la terapia altamente efficace e, soprattutto, con una riduzione dei tempi di cura e degli effetti collaterali. Ecco tutto ciò che può fare MR Linac.

Non una radioterapia normale
Il suo nome è Elekta MR Linac. Si tratta di una tecnologia rivoluzionaria che consente la trasmissione simultanea della radiazione e l'acquisizione rapida di immagini MR (risonanza magnetica) di alta qualità (1,5 Tesla). Il tutto integrato con un software intelligente. Il macchinario è, perciò, in grado di analizzare simultaneamente i tumori all’interno del corpo mentre invia raggi x nella sede della lesione.

Massima precisione
Ciò consente una precisione elevatissima della veicolazione dei raggi x, evitando – come accade per la radioterapia normale – di includere un alto numero di cellule sane al trattamento. Non a caso il team dell’Institute of Cancer Research e il Royal Marsden Hospital di Londra parlano di questa tecnica come una trovata rivoluzionaria nella cura del cancro.

Il primo paziente
Recentemente un paziente nel Regno Unito ha avuto la fortuna di provarla, con successo. Il suo nome è Barry Dolling ed è un uomo di 65 anni affetto da cancro alla prostata. Tutto ciò è stato fatto nella speranza che presto un buon numero di pazienti riuscirà a sperimentare il macchinario riducendo, così, gli effetti collaterali. «Dieci anni fa non pensavamo fosse possibile combinare la risonanza magnetica con la radioterapia - questo è un vero cambiamento nella tecnologia», afferma il professor Uwe Oelfke, direttore del progetto congiunto MR Linac all'ICR e a Marsden. Il dottor Alison Tree, consulente oncologo presso il Royal Marsden, ritiene che questa invenzione sia «un sogno divenuto realtà», perché permetterebbe ai medici di somministrare radiazioni più mirate ed elevate, evitando i tessuti sani.

Un paziente privilegiato
L’uomo, il primo a provare MR Linac, si dice estremamente fortunato ad aver avuto questa grande opportunità. «Mi sento privilegiato ed entusiasta di far parte di tutto questo, mi sono offerto volontario per far parte del processo Prism e sento che sia il mio trattamento che la ricerca aiuteranno gli altri a curare il cancro alla prostata in futuro», racconta Dolling.

A chi è destinato il macchinario
Il macchinario è stato progettato affinché le bobine di risonanza magnetica e i raggi X dell’acceleratore lineare non interferiscano tra di loro. Lo strumento consentirà di trattare tumori che generalmente si modificano a livello e dimensioni nel corpo come quelli dei polmoni, della vescica e dell’intestino. «Nel cancro ai polmoni, vorremmo somministrare dosi più elevate di radioterapia, ma siamo limitati perché il tumore è spesso vicino ad altre strutture vitali nel torace. Questo strumento, invece, ci permette di vedere il cancro in modo migliore e ci assicura che la radiazione vada solo dove è necessario e non dove possa causare danni», spiega Tree. Le dosi maggiori consentiranno anche ai pazienti di fare cure più brevi. Gli scienziati ricordano che, al momento, il macchinario può curare il cancro della prostata, del retto, dell’intestino, della vescica, del collo dell’utero e dei polmoni. L’installazione è stata resa possibile grazie a un finanziamento di 10 milioni di sterline erogato dal Medical Research Council. Un secondo macchinario sarà disponibile il prossimo anno, ma si spera che ci siano sufficienti fondi per installarli in diversi paesi dell’Europa. D’altro canto, la prospettiva di una radioterapia più mirata, con meno effetti collaterali, comporterà inevitabilmente l'elevata richiesta di accesso al trattamento con l’MR Linac.

Fonti scientifiche

[1] The MR Linac Unit – ICR The Institute of Cancer Research

[2] MR Linac nears completion - An update on the installation of the UK’s first MR Linac at The Royal Marsden and The Institute of Cancer Research (ICR) – The Royal Marsden