28 marzo 2024
Aggiornato 12:30
Oncologia

Inaugurato il nuovo Hospice oncologico all'ospedale Sacco di Milano

Realizzato dall'Associazione Cancro Primo Aiuto, è stato inaugurato a Milano, presso l'ospedale Sacco, il nuovo Hospice oncologico del reparto cure palliative, che potrà ospitare fino a 15 malati terminali di cancro

Inaugurato un nuovo Hospice oncologico
Inaugurato un nuovo Hospice oncologico Foto: Shutterstock

MILANO – Un aiuto e un servizio in più per i malati terminali di cancro. E' infatti stato inaugurato il nuovo Hospice oncologico che occupa due piani del padiglione 21 dell'Ospedale Sacco di Milano. Il nuovo reparto di cure palliative, interamente ristrutturato dall'Associazione Cancro Primo Aiuto, offre 15 posti letto adibiti per gli ultimi giorni di vita dei malati di cancro. «Grazie alla straordinaria donazione che Cancro Primo Aiuto ci ha fatto, per un valore di oltre 600 mila euro – spiega Alessandro Visconti, direttore generale dell'Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano – oggi riportiamo a casa un servizio fondamentale per i nostri pazienti. L'abbiamo annunciata a fine marzo e realizzata in pochi mesi. Se avessimo dovuto farlo solo con le nostre forze, non ci saremmo riusciti».
«Abbiamo garantito un intervento 'chiavi in mano' senza alcun onere per l'ospedale - ha aggiunto Eugenio Cremascoli, consigliere di Cancro Primo Aiuto e sponsor economico dell'operazione – spostando l'hospice dalla Clinica Columbus all'Ospedale Sacco perché qui i malati potranno trarre maggior beneficio».

L'inaugurazione
All'inaugurazione è intervenuto anche l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, che, oltre a ringraziare l'associazione brianzola di cui è anche vicepresidente onorario, ha sottolineato come la Regione sia riuscita a creare una rete di cure palliative unica in Italia. «E' una grande battaglia di civiltà portata avanti nella nostra regione per poter dare un abbraccio a chi sta lasciando questa vita». Sono ormai diversi gli Hospice realizzati o ampliati da Cancro Primo Aiuto in questi anni, come quello di Morbegno (So) piuttosto che quelli di Giussano (MB) o di Cinisello Balsamo (Mi).