29 marzo 2024
Aggiornato 10:00
Tabagismo

Vuoi smettere di fumare? Il «metodo del denaro» aiuta. Ecco perché

Alcuni ricercatori statunitensi hanno voluto tentare un approccio completamente differente per smettere di fumare. E per farlo, hanno utilizzato del denaro. Ecco cosa è accaduto

Smettere di fumare con i soldi
Smettere di fumare con i soldi Foto: Shutterstock

Una recente ricerca americana pare aver trovato un metodo alquanto particolare per far smettere gli incalliti fumatori. E sembrano aver anche ottenuto discreti risultati. Il segreto, come è facilmente intuibile, risiede nell’amore per il denaro.

Sei povero? Allora fumi di più
Sembra un paradosso ma le persone che hanno meno soldi fumano di più. Eppure spendono ingenti quantità di denaro per acquistare le sigarette. Tuttavia le recenti stime parlano chiaro: il 26% dei fumatori (negli Stati Uniti) era sotto la soglia di povertà, mentre il 14% appena al di sopra della linea di povertò. E, forse anche per questo motivo, il denaro potrebbe aiutarli a dire per sempre addio alle bionde. Questo è quanto suggerisce uno studio appena pubblicato sull'American Medical Medical Association (JAMA).

Ecco come il denaro può aiutarti a smettere di fumare
Una ricerca ha valutato il ruolo del denaro sui fumatori. Per farlo sono state arruolate 352 persone di Boston provenienti dalle sale di una clinica. Tutti fumavano almeno dieci sigarette al giorno e il loro obiettivo era smettere di fumare. Alcuni di loro hanno ricevuto delle brochure al fine di aiutarli ridurre il consumo di sigarette. Altri, invece, hanno ricevuto una lista di risorse per ottenere aiuti e consulenze personalizzate. Ad alcune di queste è stato promesso un pagamento in contanti solo nel momento in cui riuscivano a rinunciare alle sigarette. Se riuscivano a non fumare per un tempo limitato potevano avere a disposizione 250 dollari, mentre se smettevano per 12 mesi avevano un compenso aggiuntivo di 500 dollari.

I risultati
Dai risultati è emerso che chi, per mezzo di brochure, si era rivolto solo a esperti o gruppi per avere a disposizione consulenze personalizzate, non erano riusciti a smettere di fumare. E solo l’1% aveva ottenuto risultati apprezzabili. Al contrario, chi era incentivato dal denaro, nel 10% dei casi è riuscito a non fumare per almeno sei mesi. «Dopo 12 mesi, il 12% del gruppo di intervento [che ha ricevuto denaro, nda] ha smesso di fumare, mentre solo il 2% del gruppo di controllo aveva abbandonato le sigarette», riferisce l'autore principale Karen Lasser, professore associato di medicina presso la Boston School of Medicine di Boston. Per accertare che realmente i soggetti avessero evitato di fumare delle sigarette sono stati effettuati dei test di saliva e urine. Tuttavia, secondo Giovanni D’agata – presidente dello sportello dei diritti - «l’effetto non è però quantificabile, visto che i partecipanti hanno pure avuto a disposizione personale medico e trattamenti sostitutivi. Il problema, è dove reperire i fondi, anche se non è un azzardo ritenere che il denaro pubblico speso a titolo d’incentivo potrebbe essere inferiore a quanto lo Stato spende a lungo termine per gli effetti negativi complessivi sulla salute determinati dal tabagismo».