29 marzo 2024
Aggiornato 06:30
Lina Medina

Lina Medina, la mamma più giovane al mondo. Il primo parto a 5 anni

Lina Medina è la mamma più giovane al mondo. Ha partorito il suo primo figlio ai soli 5 anni di età. L’incredibile vicenda e l’identità del padre

Lina Medina la bambina che diventò madre a 5 anni
Lina Medina la bambina che diventò madre a 5 anni Foto: Shutterstock

Quella di Lina Medina è una storia che ancora oggi ci lascia a bocca aperta. E non si tratta delle solite fake news ma di un caso ampiamente documentato dalla letteratura medica. Una bambina di appena cinque anni rimane incinta e pochi mesi dopo partorirà il suo piccolo Gerardo. Tuti i dettagli della vicenda.

La vicenda
Il suo nome è Lina Medina Vasquez e nel lontano 1939 aveva cinque anni. È una bellissima bambina peruviana che abita in un piccolo villaggio a Paurange. I suoi familiari da tempo notavano un pancino estremamente gonfio. Temevano per la sua salute, pensando al peggio: si trattava forse di un tumore addominale? Inizialmente si rivolsero allo sciamano del posto ma non riuscirono a trarne alcun beneficio. Fu così che i genitori si videro costretti a contattare alcuni medici lontani dal loro villaggio.

Corsa all’ospedale
Il villaggio in cui viveva Lina si trova nel distretto di Ticrapo ma vicino a loro non c’erano molte possibilità di avere a disposizione medici. Fu così che la famiglia partì per recarsi all’ospedale di Pisco. Da un certo punto di vista i genitori tirarono un sospiro di sollievo: la bambina non era in pericolo di vita. Ma la diagnosi fu per loro comunque altrettanto scioccante: la piccola era in stato di gravidanza e si trovava più o meno al settimo mese. Per ragioni di sicurezza decisero di ricoverarla presso l’ospedale di Lima, luogo in cui stette per più di un mese, in attesa del lieto evento.

Il giorno della nascita
Il 14 maggio del 1939, la bambina aveva esattamente cinque anni e sette mesi quando partorì il suo splendido figlio tramite parto cesareo. Lo chiamò Gerardo Alejandro, entrambi nomi dei medici (Gerardo Lozada e Alejandro Busalleu) che da tempo stavano accanto alla piccola.

Verità o bufala?
I primi anni della vicenda furono molti i giornali che ritenevano l’episodio un grande bluff. Di contro ci furono anche molte conferme come le radiografie eseguite nel piccolo corpicino di Lina e la bambina ritratta con il pancione. Senza considerare che anche il New York Times dichiarò che la vicenda era stata verificata da un funzionario americano per la salute pubblica. Va anche sottolineato che la famiglia non volle fare troppa propaganda in seguito alla vicenda, quindi non avrebbe avuto alcun motivo per mentire. Inoltre anche quando divenne ragazza, Lina non volle mai rilasciare interviste ai giornalisti, rifiutando nel 2002 persino un’intervista alla Reuters.

Come è potuto accadere?
Non c’è alcun dubbio sul fatto che la bambina fosse affetta da pubertà precoce. Il che fa piuttosto sorridere se si pensa che oggi attribuiamo questo fatto all’utilizzo di farmaci utilizzati negli allevamenti, prodotti che nel 1939 – per di più in Perù – non esistevano affatto. Grazie a «La Presse Medicale» (La plus jeune mère du monde), però, conosciamo alcuni dettagli del disturbo di cui soffriva la piccola Lina. A seguire il suo particolare caso fu un ricercatore dell’epoca, un certo Edmundo Escumel che spiegò attraverso la letteratura medica, come la bambina avesse avuto il suo primo ciclo mestruale all’età di otto mesi. Ciò significa che a quattro anni era nel pieno dello sviluppo puberale con tanto di seno. Secondo il medico il problema era causato da un disturbo ormonale provocato da un malfunzionamento della ghiandola pituitaria (ipofisi).

Cos’è la pubertà precoce?
La pubertà precoce è una condizione che mostra segni di sviluppo prima dei 7 anni per le femmine e 9 anni per i maschi di origine caucasica. Tra le varie cause ci sono i disturbi ormonali legati alla ghiandola ipofisi che dovrebbe produrre alcuni ormoni denominato gonadotropine. Grazie a questi la funzione di ovaie e testicoli viene stimolata. Raramente alla base di tutto possono esserci alcuni tumori. Altre cause possono essere patologie delle ghiandole surrenali, dell’ipofisi, dell’encefalo e malattie genetiche.

Chi è il padre del bambino?
Lina, oggi vive ancora in Perù e ha 84 anni. Ciò che più stupisce è che non ha mai voluto rivelare l’identità del padre. Parte della vicenda, quindi, è ancora avvolta dal mistero. A quei tempi fu inizialmente arrestato il padre e subito dopo scagionato per assenza di prove. Fu incolpato anche il fratello più grande che pare soffrisse di disturbi mentali. Ma anche in questo caso fu impossibile dimostrarlo tenendo presente che la bambina non voleva fare il nome dell’uomo. C’è chi ipotizza che durante una delle feste del villaggio – che a volte si concludevano con rapporti sessuali – la bambina fosse stata vittima di una violenza. Di ipotesi se ne possono fare moltissime ma probabilmente nessuno saprà mai la verità.