20 aprile 2024
Aggiornato 15:30
Follie anti-vaccini

I No Vax vogliono contagiarsi l’un l’altro. Gli esperti: «una follia»

E’ stata definita l’ultima follia dei No Vax, il movimento anti vaccini che promuove l’incontro tra bambini infetti e non per «immunizzare in modo naturale e a vita il proprio figlio, come una volta». Il Garante Andrea Nobili, segnale il gruppo Facebook alla Polizia Postale

I No Vax vogliono che i bambini si contagino l'un l'altro
I No Vax vogliono che i bambini si contagino l'un l'altro Foto: Shutterstock

ROMA – Tornare alla forma di vaccinazione ‘naturale’. Questa la proposta del movimento No Vax, quello anti-vaccini, che sulla pagina di un gruppo Facebook creato da alcuni genitori per discutere sulla problematica delle vaccinazioni invita gli altri genitori a promuovere l’incontro tra bambini infetti e sani per, testuali parole, «immunizzare in modo naturale e a vita il proprio figlio, come una volta». Immediata la reazione del Garante regionale dei diritti della Regione Marche, Andrea Nobili, che ha segnalato il gruppo Facebook alla Polizia Postale. Continuano dunque le polemiche e le proteste contro l'obbligo di vaccinazione.

Un pericoloso comportamento
«Attraverso azioni di questo tipo – commenta Andrea Nobili – oltre a disconoscere l’obbligo vaccinale si induce a forme di contagio volontario. È nostro dovere, invece, ribadire che il pur rispettabile interesse individuale va ad annullarsi rispetto all’interesse pubblico, soprattutto laddove si tratti di tutela della salute collettiva». Il Garante calca poi la mano facendo notare che proprio la mancata vaccinazione, specie da parte del personale sanitario, abbia una grande influenza sui casi di contagio, come per esempio quello avvenuto a Senigallia con l’ostetrica infettata dal virus del morbillo. «Come ha ricordato il Presidente della Commissione regionale sanità, Fabrizio Volpini, circa il 30% dei casi di morbillo che sono stati riscontrati sul territorio nazionale riguarda proprio personale sanitario non vaccinato», ribadisce Nobili.

L’obbligo di vaccinazioni e gli interessi privati
Il problema, secondo il Garante, è proprio la non aderenza ai programmi vaccinali, che ora dovrebbero essere tuttavia garantiti dalla nuova normativa nazionale e regionale. «Sono evidenti i mutamenti intercorsi negli ultimi anni, sia per quanto riguarda la diminuzione della stessa copertura vaccinale, sia per l’esposizione al contatto con persone provenienti da altri Paesi – dichiara Andrea Nobili – Una situazione complessiva che ci impone di tener conto delle raccomandazioni provenienti dalla comunità scientifica e dalle istituzioni sanitarie competenti». Per Nobili, in mezzo alla questione degli interessi privati in contrasto con quelli pubblici e i principi costituzionali dovrebbe prevalere il buon senso, che tuttavia come spesso vediamo manca del tutto. «Ho ritenuto opportuno avvertire la Polizia Postale perché siamo al delirio – ha precisato Nobili – Attraverso azioni di questo tipo oltre a disconoscere l’obbligo vaccinale si induce a forme di contagio volontario. È nostro dovere, invece, ribadire che il pur rispettabile interesse individuale va ad annullarsi rispetto all’interesse pubblico, soprattutto laddove si tratti di tutela della salute collettiva. I mutamenti intercorsi negli ultimi anni, sia per quanto riguarda la diminuzione della copertura vaccinale, sia per l’esposizione al contatto con persone provenienti da altri Paesi impongono di tener conto delle raccomandazioni provenienti dalla comunità scientifica e dalle istituzioni sanitarie competenti».