29 marzo 2024
Aggiornato 07:30
Carenza di sangue

Carenza di sangue: scorte insufficienti per l’autunno. E’ allarme

Allarme per la carenza di sangue. Nei mesi di giugno e luglio calano le donazioni e si raddoppiano le richieste rispetto al 2016. A rischio la vita di pazienti oncologici e talassemici

Carenza di sangue
Carenza di sangue Foto: Shutterstock

Ennesimo appello sulla carenza di sangue. Secondo i recentissimi dati ottenuti dal Centro Nazionale Sangue, le donazioni sono arrivate al minimo storico e ciò potrebbe compromettere la salute o, peggio, la vita di moltissime persone che hanno urgentemente bisogno di un intervento. Ecco il più grande gesto di solidarietà che ognuno di noi può fare.

Annus horribilis
Il 2017 probabilmente, passerà alla storia come annus horribilis in tema donazioni di sangue. Il motivo di tutto questo nessuno lo sa realmente. Probabilmente in parte colpevoli i terremoti che hanno messo in ginocchio diverse regioni come le Marche e l’Umbria o i virus influenzali che sembrano non darci tregua. Qualunque sia la vera causa, il risultato è che sono troppe le persone che hanno bisogno urgente di sangue. E quando si lotta tra la vita e la morte, i donatori di sangue non si possono di certo permettere giorni di ferie. Ricordiamo, comunque, che dopo la donazione il sangue rimane utilizzabile per poco più di un mese.

Metà degli anni precedenti
I dati del bimestre giugno luglio sono decisamente allarmanti se confrontati con quelli del 2016. Se poi si pensa che anche le richieste hanno subito un’impennata, si evince da subito la situazione drammatica in cui si trovano alcuni pazienti in questo momento. Solo negli ultimi due mesi ci sono state oltre 12mila richieste di sangue, mentre nell’anno precedente erano circa la metà.

Le persone più a rischio
Le persone più a rischio sono i pazienti oncologici e i malati di talassemia. «A rischio – spiega Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro Nazionale sangue Giancarlo Maria Liumbruno – ci sono terapie salvavita, considerando ad esempio che per un paziente leucemico servono otto donatori a settimana o che le talassemie e le altre emoglobinopatie assorbono circa il 10% delle unità raccolte sul territorio nazionale, ma anche gli interventi chirurgici, se si pensa che ad esempio per un trapianto cuore-polmoni possono essere usate fino a 30-40 sacche di sangue».

Una richiesta di collaborazione
«In questi ultimi mesi, in diverse occasioni, le Regioni con capacità di produzione maggiore non sono riuscite a rispettare gli accordi programmati all’inizio dell’anno per fornire sangue a quelle con carenze croniche. È importante che tutte le Regioni cerchino di contribuire il più possibile al sistema di compensazione nazionale e che incrementino la raccolta. Per questo all’appello ai donatori si aggiunge quello alle Regioni, affinché consentano alle Strutture Trasfusionali da loro dipendenti una maggiore flessibilità nei giorni e negli orari di apertura, anche dotandole delle necessarie risorse umane, in modo da consentire, anche nel periodo estivo, la donazione non solo nei giorni feriali e negli orari canonici del primo mattino», conclude Liumbruno.