Spiagge: cocco bello addio, gli italiani non si fidano. Boom di gelati e frutta fresca
Un’indagine Coldiretti Ixè svela che gli ambulanti sulle spiagge fanno sempre meno affari. Il ‘cocco bello’ ha un tracollo facendo invece lievitare i consumi di gelati e frutta fresca. Un italiano su quattro sceglie così gli spuntini in spiaggia
ROMA – Cambia il clima, cambiano le abitudini alimentari degli italiani secondo un’indagine Coldiretti/Ixè. E così è rimasto soltanto un 10% di italiano che continua a comprare il cocco dagli ambulanti. A fronte di un calo del famoso frutto tropicale, si registra invece un aumento del consumo di gelati richiesti dal 19% degli italiani. Seguono cocomero (scelto dal 14%) e macedonia smoothies o frutta fresca (scelti dal 12%). I dati fanno parte dell’indagine che ha cercato di tracciare la lista dei cibi più gettonati dagli ambulanti in spiaggia, a conferma di una svolta salutista degli italiani favorita dal grande caldo dell’estate 2017.
Maggiore diffidenza
Secondo la Coldiretti, «Più di un italiano su quattro (28%) non acquista niente anche per diffidenza nel rispetto delle norme sanitarie, ma la maggioranza non resiste e cerca refrigerio nell’alimentazione. La frutta –prosegue Coldiretti – è la vera protagonista della spiaggia con la diversificazione dell’offerta in tutte le diverse forme: dai centrifugati ai frullati, dagli smoothies ai pezzettoni, insieme alla classica fetta d’anguria. Il risultato è che i consumi di frutta e verdura quest’anno sono al massimo da 17 anni con un balzo record vicino al 10%, ma purtroppo i prezzi riconosciuti agli agricoltori italiani sono ben al di sotto dei costi di produzione per le distorsioni nella filiera e le importazioni dall’estero spacciate come nazionali. Peraltro – sottolinea la Coldiretti – quest’anno il caldo e la siccità hanno decimato le produzioni agricole hanno esaltato le caratteristiche qualitative della frutta che è dolcissima con un elevato grado zuccherino e di sostanze antiossidanti (vitamine, antociani e betacaroteni)».
Meglio frutta e verdura degli snack
Da sempre sostenuto dai nutrizionisti, il consumo di frutta e verdura – specie durante la stagione estiva o calda – è da prediligere a quello della maggioranza di snack. A ribadirlo è anche la Coldiretti che sottolinea come «Frutta e verdura soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale e appetitoso possibile. Antiossidanti ‘naturali’ – aggiunge la Coldiretti – sono infatti le vitamine A, C ed E che sono contenute in abbondanza in frutta e verdura fresca che oltre a essere considerati un elisir di lunga vita aiutano a difendersi dal caldo, ma anche a raggiungere il sospirato obiettivo della tintarella».
Abbronzarsi meglio e in salute
Per abbronzarsi al meglio e in sicurezza, gli esperi consigliano di non esporsi ai raggi solari senza un’adeguata protezione – specie i primi giorni. Altro consiglio è evitare le ore più calde della giornata, o quando il sole è a picco. Ma, come si sa, anche il cibo può favorire l’abbronzatura. «Se il consiglio è quello di esporsi gradualmente al sole e di evitare le ore più calde soprattutto in caso di carnagione chiara, l’alimentazione – ricorda la Coldiretti – aiuta a ‘catturare’ i raggi del sole, ma è anche in grado di difendere l’organismo dalle elevate temperature. La dieta adeguata per una abbronzatura sana e naturale – conclude la Coldiretti – si fonda sul consumo di cibi ricchi in Vitamina A che favorisce la produzione nell’epidermide del pigmento melanina per donare il classico colore scuro alla pelle. Carote albicocche, meloni, pesche fino ai cocomeri sono alcuni dei vegetali o frutti che entrano nella speciale classifica top ten degli abbronzanti naturali».
Insomma, anche in spiaggia si può tenere sotto controllo il proprio peso, la propria salute e, perché no, anche la propria tintarella.