29 marzo 2024
Aggiornato 09:00
Sanità

Arriva la Casa della Salute, riapre a Torino il Valdese

Il 31 luglio 2017 riapre a Torino l’ex ospedale Valdese. Diventerà la prima Casa della Salute dell’Asl Città di Torino. In un’unica struttura molti servizi: dagli ambulatori al centro prelievi e altro ancora

Una manifestazione contro la chiusura degli ospedali Valdesi
Una manifestazione contro la chiusura degli ospedali Valdesi Foto: ANSA/PETRIZZELLI ANSA

TORINO – Rinasce dalle ceneri del vecchio ospedale Valdese la prima Casa della Salute della Asl della Città di Torino. Nel cento di via Silvio Pellico, 28 troveranno posto molti servizi sanitari aperti al pubblico. Dal Centro prelievi (con accettazione diretta dalle ore 7:30 alle 10:30) al nuovo ambulatorio infermieristico e quelli di chirurgia, dermatologia, endocrinologia, geriatria, medicina interna, odontoiatria, otorinolaringoiatria, urologia. E poi un CAS e i servizi di psico-oncologia e di logopedia. Non mancheranno anche gli sportelli come l’unità di valutazione geriatrica, il servizio sociale. Vi sarà anche uno spazio dedicato all’associazione ‘Mettiamoci le tette’, in cui troveranno accoglienza e supporto le donne a cui sono stati diagnosticati disturbi e malattie del seno. La nuova Casa della Salute sarà aperta al pubblico (per ora al solo piano terra) dalle ore 7:30 alle ore 20:00, dal lunedì al venerdì.

Grande soddisfazione
«La riapertura dei locali dell’ex ospedale Valdese – ha commentato l’assessore alla Sanità per la Regione Piemonte, Antonio Saitta – è stato uno dei miei primi impegni quando nell’estate del 2014 ho assunto l’incarico di assessore alla sanità della Regione: dopo tre anni di intenso lavoro, esprimo grande soddisfazione. Non è stato semplice restituire vita ai locali dell’ex Valdese e soprattutto non è stato immediato individuare un progetto credibile e concreto ma l’avvio del percorso di una Casa della salute rappresenta per la Regione un punto di partenza: avevo dato la mia parola a tanti uomini e donne che a diverso titolo aspettavano certezze. Oggi posso dire che abbiamo cominciato a mantenere l’impegno nei fatti».
«Questa importante realizzazione – aggiunge il direttore generale Valerio Fabio Alberti – si inserisce in un più vasto programma di miglioramento delle attività assistenziali che costituisce il cuore del progetto di sviluppo della nuova Asl cittadina così come declinato nel nuovo disegno di riorganizzazione aziendale. Un vivo ringraziamento va a tutti gli operatori che hanno concorso al raggiungimento di questo obiettivo».

I prossimi passi
Se per il momento aprirà soltanto la parte che si trova al piano terra, è già prevista la messa in opera dei piani superiori, che riapriranno in un secondo momento. Si prevede che i lavori di ristrutturazione siano terminati entro la fine del 2017. Il primo piano dovrebbe essere adibito a Dipartimento materno-infantile, ed è prevista la presenza di consultori pediatrici e familiari, prevenzione serena, neuropsichiatria infantile. Vi sarà anche un Centro dedicato alla procreazione medicalmente assistita e l’ambulatorio ‘Fior di Loto’, che permette alle donne con disabilità grave l’accesso alle prestazioni ginecologiche. Un’altra area del primo piano sarà inoltre dedicata alle attività di chirurgia ambulatoriale. Il secondo sarà invece adibito allo svolgimento dei percorsi diagnostico-terapeutici aziendali. Infine il terzo piano, che si prevede terminato di sistemare durante il 2018 vedrà la presenza di posti letto di continuità assistenziale a valenza sanitaria e di comunità.

Vedremo come funzionerà
«Siamo molto contenti della riapertura e vogliamo capire bene cosa ospiterà la struttura e come funzionerà – sottolinea Davide Ricca, presidente della Circoscrizione 8 – L’Asl verrà in consiglio a raccontarci i dettagli ma quello che ci auguriamo è che l’operazione non consista soltanto nell’apertura di un ambulatorio ma nel rilancio di un luogo che deve tornare a essere punto di riferimento della sanità per un intero territorio».