12 ottobre 2025
Aggiornato 00:30
Epidemie

Morbillo senza freni: Lorenzin, contro l’incremento dei casi in Italia «intervenire rapidamente»

Il numero dei casi di morbillo in Italia e Romania iniziano a preoccupare. Già l’Oms ha avvertito del rischio epidemia in Europa, e il Ministero della Salute ora ritiene sia il caso di intervenire rapidamente

Aumentano i casi di morbillo
Aumentano i casi di morbillo Foto: Shutterstock

ROMA – Ne abbiamo già parlato (vedi articolo), non solo in Italia e in Romania dove si è registrato il maggior numero di casi, ma il rischio epidemia sta divenendo reale in tutta Europa, come avverte l’Oms. Ora, il Ministero della Salute e Beatrice Lorenzin, ritengono che sia necessario «intervenire rapidamente».

Un numero preoccupante di casi
In un comunicato il Ministero della Salute riconosce che «dal mese di gennaio 2017 è stato registrato un preoccupante aumento del numero di casi di morbillo in Italia. A fronte degli 844 casi di morbillo segnalati nel 2016, dall’inizio dell’anno sono già stati registrati più di 700 casi, con un incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in cui si erano verificati 220 casi, di oltre il 230%».

Quattro regioni le più colpite
Secondo i dati in possesso sono al momento quattro le regioni più colpite: Piemonte, Lazio, Lombardia e Toscana. A differenza di quanto si possa pensare, a essere stati più colpiti non sono i bambini piccoli, ma soggetti di età compresa tra i 15 e i 39 anni. La diffusine del virus e i casi di contagio si sono verificati anche tra gli operatori sanitari.

Gli ‘untori’
Le autorità sanitarie ritengono che dietro all’escalation dei casi di morbillo ci sia una sacca di ‘untori’ suscettibile al contagio, poiché non è vaccinata o non ha completato il ciclo vaccinale, che comprende una prima dose e un richiamo. Il fenomeno è spesso alimentato dalla dilagante disinformazione sui vaccini, che ha fatto sì che molti genitori rifiutino la vaccinazione.

Il piano di eradicazione boicottato
«Nonostante il Piano di eliminazione del morbillo sia partito nel 2005 – sottolinea il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin – e la vaccinazione contro il morbillo sia tra quelle fortemente raccomandate e gratuite, nel 2015 la copertura vaccinale contro il morbillo nei bambini a 24 mesi (coorte 2013) è stata dell’85,3% (con il valore più basso pari al 68% registrato nella PA di Bolzano e quello più alto in Lombardia con il 92,3%), ancora lontana dal 95% che è il valore soglia necessario ad arrestare la circolazione del virus nella popolazione».

Intervenire rapidamente
È chiaro che di fronte a un rischio di vera a propria epidemia è necessario agire con rapidità. Cosa ribadita anche dalla Lorenzin: «È ora indispensabile intervenire rapidamente con un impegno e una maggiore responsabilità a tutti i livelli, da parte di tutte le istituzioni e degli operatori sanitari, per rendere questa vaccinazione fruibile, aumentandone l’accettazione e la richiesta da parte della popolazione. Analogamente le amministrazioni regionali e delle aziende sanitarie, così come pediatri e medici di medicina generale devono promuovere una campagna di ulteriore responsabilizzazione da parte dei genitori e delle persone non immuni di tutte le età affinché non rinuncino a questa fondamentale opportunità di prevenire una malattia che può essere anche letale. Il Ministero – conclude Lorenzin – attiverà ogni possibile procedura per garantire la piena realizzazione degli obiettivi del recente Piano nazionale di prevenzione vaccinale e per riguadagnare rapidamente le coperture vaccinali che si sono abbassate pericolosamente nel corso degli ultimi anni».