16 agosto 2025
Aggiornato 12:30
Ipertensione

Ipertensione: il 20% delle persone è vittima di una diagnosi errata

Secondo un’indagine condotta in Canada sono ancora troppi i medici che utilizzano attrezzature obsolete per la diagnosi dell’ipertensione. Ed è così che molte persone assumono farmaci senza che siano veramente ipertese

Diagnosi sbagliate di ipertensione
Diagnosi sbagliate di ipertensione Foto: Shutterstock

L’ipertensione colpisce un numero sempre maggiore di persone. Il motivo per cui questa condizione sia in costante aumento non ci è dato di sapere. Tante sono le teorie, ma nessuna certezza è mai arrivata dal mondo scientifico. Ciò che invece si suppone è che le persone realmente ipertese siano meno di quelle che si crede. Il motivo? Troppe diagnosi errate.

Più del 20 percento delle diagnosi sono sbagliate
Siamo nel 2017 eppure ancora oggi le diagnosi sbagliate sono molte. Ci sarebbe da chiedersi perché tutto ciò accade anche con patologie facilmente identificabili come l’ipertensione. Il motivo, secondo alcuni ricercatori canadesi, è che si utilizzano ancora sistemi manuali e obsoleti.

Misurazione non corretta
«Circa il 20% delle persone che ricevono un trattamento per l’ipertensione in realtà non hanno nessun problema e non hanno bisogno di farmaci. Ciò è dovuto principalmente al fatto che la loro pressione sanguigna è stata misurata in modo non corretto», ha dichiarato Janusz Kaczorowski, professore presso l’Université de Montreal in Canada.

Oltre la metà dei medici usa attrezzature obsolete
Possibile mai che con la tecnologia che abbiamo a disposizione oggi si debbano ancora usare attrezzature diagnostiche che non offrono certezza? A quanto pare sì. Secondo quanto emerge da una ricerca pubblicata sul Canadian Family Physician oltre la metà dei medici che hanno partecipato allo studio usano ancora metodi manuali e di vecchia manifattura. Si tratta di attrezzature medico-sanitarie considerate obsolete che portano proprio a tale problema: un eccesso di diagnosi errate.

Che fine hanno fatto i dispositivi automatici?
Un sondaggio eseguito nel 2016 tra i medici di famiglia del Canada ha mostrato come il 52% degli operatori sanitari utilizza ancora un tensiometro manuale per misurare la pressione sanguigna. Un po’ meno della metà, quindi, utilizza i dispositivi di nuova generazione. Questi ultimi sembrano evitare il problema delle diagnosi errate, riducendole drasticamente. Il professor Kaczorowski lancia quindi un appello a tutti i medici: «Utilizzate dispositivi automatici».