27 aprile 2024
Aggiornato 01:00
Medicina

Ripristinare l’espressione genica per curare la leucemia

Uno studio mostra che un’azione di ripristino dell’espressione genica potrebbe rivelarsi una nuova via nel trattamento della leucemia. Non a caso, molti pazienti affetti dalla malattia hanno cellule del sangue che portano una modifica genetica

Nuove vie per la cura della leucemia
Nuove vie per la cura della leucemia Foto: Shutterstock

NEW YORK – Gli scienziati della Rockefeller University di New York hanno sviluppato una nuova tecnica che serve a ripristinare l’espressione genica e che può portare a terapie combinate per il trattamento della leucemia. La scoperta segue l’osservazione che in molti pazienti con la malattia le cellule del sangue portano una modifica genetica che, a sua volta, è causa di altri cambiamenti che possono sfociare nello sviluppo di questo cancro del sangue.

Distruggere le proteine chiave
Il team di ricerca, in questo studio pubblicato sulla rivista Nature, è riuscito a distruggere gli Istoni, le proteine che regolano i geni che attivano o disattivano i programmi cellulari coinvolti nella crescita tumorale. Gli Istoni sono quelli che forniscono la struttura di supporto fisico per il genoma e aiutano a regolare l’espressione genica. Per cui, delle modifiche agli Istoni per mezzo di alterazioni chimiche possono trasformare i geni da ‘on’ a ‘off’. In questo caso la cellula interpreta questi segni chimici con una varietà di proteine ​​‘lettrici’ (o reader in inglese). Queste proteine lettrici riconoscono e si legano agli Istoni chimicamente modificati, per poi reclutare altri fattori che coordinano l’attivazione del gene o l’inibizione. Questo processo, spiegano i ricercatori, viene interrotto nel cancro. Tuttavia, per trattare alcuni tumori, con i farmaci si può inibire selettivamente la classe di proteine ​​note come proteine ​​lettrici BET.

La scoperta
In questo studio, i ricercatori sono stati in grado di identificare una classe di proteine ​lettrici che hanno lo stesso potenziale terapeutico delle proteine ​​BET. Queste stesse proteine ​​condividono una caratteristica strutturale chiamata distretto YEATS, che riconosce gli Istoni modificati con un tipo di marchi chimici noti come ‘gruppo acetile’. «L’importanza funzionale di questa attività di lettura dal distretto YEATS era sconosciuta», spiega in un comunicato stampa la dott.ssa Liling Wan, del Laboratorio di Biologia e cromatina Epigenetica alla Rockefeller University.

Bloccare il motore
Nei pazienti con leucemia, i ricercatori hanno trovato che si verificano dei riarrangiamenti genomici nelle cellule che fondono il gene che codifica la proteina MLL con le proteine distretto Yeats, tra cui una chiamata ENL. Questi riarrangiamenti sono associati a una prognosi sfavorevole, soprattutto nei pazienti giovani. «Nei neonati, si verifica in oltre il 70% dei casi di leucemia linfoide acuta e in oltre il 35% dei casi di leucemia mieloide acuta», sottolinea Wan. Lo studio ha mostrato che ENL può agire come una sorta di motore per la crescita del tumore, che tuttavia potrebbe essere bloccato con un inibitore ben progettato. «Non vediamo l’ora di procedere allo sviluppo di nuovi farmaci in grado di bloccare la funzione del distretto YEATS», conclude il dottor David Allis, capo del Laboratorio di Biologia e cromatina epigenetica.