28 marzo 2024
Aggiornato 21:00
Alimentazione e salute

Alzheimer, mangiare uva può contrastare la malattia

Ricercatori statunitensi trovano che gli antiossidanti contenuti nell’uva possono migliorare il flusso sanguigno e la memoria. Una dieta che contenga buone quantità di uva potrebbe quindi contrastare la malattia di Alzheimer

Mangiare uva pare faccia bene contro l'Alzheimer
Mangiare uva pare faccia bene contro l'Alzheimer Foto: Shutterstock

STATI UNITI – Dopo il parlare due lingue è la volta della frutta per prevenire e contrastare lo sviluppo di una malattia temibile come l’Alzheimer. Un piccolo studio pilota ha voluto confrontare gli effetti del consumo di uva intera rispetto a quanto accade con l’assunzione di un placebo, simile per sapore ma privo di polifenoli.

L’effetto
In particolare, i ricercatori dell’Università della California di Los Angeles (UCLA) hanno suddiviso a caso un gruppo di 10 pazienti con decadimento lieve della memoria. A questi sono stati somministrato per 6 mesi o un concentrato di uva in polvere (equivalente a due tazze e mezza al giorno di acini) o un placebo. «Lo studio – spiega il dottor Daniel H. Silverman, autore principale della ricerca – ha esaminato l’impatto dell’uva come un frutto intero, contro i composti isolati, e i risultati suggeriscono che l’assunzione regolare di uva può offrire un effetto protettivo contro declino precoce associato alla malattia di Alzheimer».

I risultati
I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Experimental Gerontology e mostrano come i pazienti a cui era stato somministrato l’estratto d’uva in polvere registravano positivi cambiamenti nel metabolismo cerebrale, che sono stati collegati a miglioramenti a livello di apprendimento, attenzione e memoria. Al contrario, il gruppo di pazienti che ha ricevuto il placebo hanno mostrato che vi era stata una diminuzione significativa del metabolismo nelle regioni cerebrali che sono associate alla malattia di Alzheimer.

Merito dei polifenoli
Secondo i ricercatori il merito di aver contrastato i sintomi della malattia di Alzheimer va a i polifenoli contenuti nel frutto d’uva integrale. Queste sostanze, come ormai risaputo, hanno un’azione benefica sull’intero organismo grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti. In particolare, sul cervello agiscono promuovendo un corretto flusso del sangue e mantenendo adeguati livelli di una sostanza chiave per il funzionamento della memoria. «Questo studio pilota – conclude Silverman – contribuisce alla crescente evidenza che supporta un ruolo benefico per le uve per la salute neurologica e cardiovascolare, tuttavia sono necessari più studi clinici con grandi gruppi di soggetti per confermare gli effetti osservati qui».

Conflitto d’interessi: lo studio è stato finanziato dalla California Table Grape Commission.